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Il GPS non è aggiornato e l’auto precipita da un ponte incompleto: morte tre persone. Il dolore dei familiari: “Perché non c’erano misure di sicurezza?”

Il ponte sarebbe parzialmente crollato nel 2022 e, spiegano le autorità, non era stato segnalato dal servizio di mappatura, né erano presenti barriere di sicurezza sul posto

di F. Q.
Il GPS non è aggiornato e l’auto precipita da un ponte incompleto: morte tre persone. Il dolore dei familiari: “Perché non c’erano misure di sicurezza?”

Il GPS di Google Maps suggeriva loro di percorrere il ponte, ma la mappa non era aggiornata e quel passaggio era in parte crollato due anni fa, per questo motivo l’automobile è precipitata: a bordo c’erano tre cittadini indiani, Kaushal, Vivek e Amit. Lo riporta il Daily Mail: per i tre non c’è stato nulla da fare e la caduta da oltre dieci metri d’altezza si è rivelata fatale. È successo in India e, più precisamente, sul ponte che connette Faridpur e Dataganj, le due città separate dal fiume Ramganga, un passaggio che sarebbe parzialmente crollato due anni fa in seguito a forti inondazioni.

L’incidente è avvenuto lo scorso sabato, 23 novembre, intorno alle 14.30, quando i tre uomini stavano tornando a casa dopo aver partecipato a un matrimonio. Il gps indicava loro di percorrere il ponte, senza però segnalare, a quanto sembra, che il passaggio fosse rimasto incompleto: non viaggiando a velocità sostenuta e senza sapere che non avrebbero dovuto attraversarlo, Vivek, Amit e Kaushal sono quindi precipitati senza riuscire ad arrestare la loro corsa prima della fine del ponte. Anche sul posto, spiega Hindustan Times, non erano presenti barriere di sicurezza.

Secondo quanto riportano i media locali, i corpi dei tre uomini, intrappolati nella vettura ormai distrutta, sarebbero stati ritrovati solo alle 9.30 del mattino successivo, quindi circa 18 ore dopo l’incidente. Kaushal, Vivek e Amit lavoravano come guardie di sicurezza, spiegano i media locali, e i loro corpi sono stati trasportati in barca a Faridpur per l’autopsia. In seguito alla tragedia, cinque ingegneri, tra cui un dipendente di Google Maps non ancora identificato, sono stati convocati per essere ascoltati dalla polizia locale, riporta Times of India.

Numerose le critiche che i familiari delle vittime hanno rivolto alle autorità, colpevoli, a loro avviso, di non aver chiuso un ponte incompleto, né di aver segnalato adeguatamente il pericolo: “Gli ufficiali devono poter essere accusati per la loro negligenza. Perché il ponte era stato lasciato incompleto? E perché non c’erano misure di sicurezza sul posto?”, sono le parole di un parente delle vittime riportate dal Daily Mail. “Le nostre più profonde condoglianze vanno alle loro famiglie. Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità per dare il nostro supporto durante l’investigazione”, dice invece un portavoce di Google in un comunicato rilasciato ai media locali.

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