Un cambiamento di look drastico, un po’ per comodità e un po’ anche per piacere estetico. Questa è stata la decisione della cantante Amici Stewart che è diventata popolarissima nel nostro Paese anche grazie a collaborazioni importanti come quella con Gianni Morandi per “Grazie perché” o Mike Francis per la hit “Friends”.
L’artista d’un tratto si è voluta radere completamente e tatuarsi completamente la testa: “Sono tornata me stessa – ha dichiarato a La Volta Buona – Sono arrivata a un momento nella mia vita molto particolare. Quando ero stanca, durante la pandemia, in un momento di introspezione, ho pensato al trucco e parrucco. Noi donne dobbiamo per forza avere un’immagine precisa, non possiamo invecchiare. Gli uomini sono interessanti quando invecchiano, le donne diventano solo delle vecchiette, loro possono fare tante cose, noi no”.
Da qui la decisione “A un certo punto ho parlato con mio marito, gli ho detto: ‘Sai, mi hanno sempre affascinato i tatuaggi: io sto pensando di fare così’. Lui mi ha guardata e mi ha detto: ‘Vai, è figo! Fallo, mi piace tanto’. Mio marito è troppo bello e intelligente, perché se io sono felice, lui è strafelice. Ho conosciuto mio marito nel 1985 (Pietro Cappa che è anche il suo manager, ndr), ci siamo sposati nel 1994. La libertà è una delle cose più belle che si ha. Anche se una è sposata, non significa che non sei libera, sei libera di avere i propri pensieri, libera di vivere la tua vita e se la persona che hai accanto ti ama veramente, gioisce”.
Dal punto di vista discografico Amii Stewart ha deciso di pubblicare in queste settimane sul digitale delle speciali “Amii’s Version” dei suoi pezzi più famosi rivisitati. Il 15 novembre scorso è uscito “Love Aint’ No Toy”. Il progetto discografico è stato presentato durante l’evento speciale “Back To My Roots” che si è tenuto lo scorso 14 settembre al Blue Note di Milano. In quell’occasione l’artista ha presentato brani con nuove sonorità e nuovi arrangiamenti da “Knock on wood” a “Try Love”, passando per Together”. Nella scaletta c’erano anche evergreen del calibro di “Bennie and the Jets” di Elton John, “I Wanna Be Your Lover” di Prince, “Sexual Healing” di Marvin Gaye e “Hurry to Me” di Ennio Morricone.