Per la prima volta, dopo tanti anni di inerzia e negazionismo, ho potuto ascoltare indicazioni precise e un cronoprogramma volto ad accelerare le prime azioni di bonifica concreta dei territori di Terra dei Fuochi campana. Il vescovo Antonio Di Donna, nel suo peregrinare per l’Italia dei siti inquinati, ha conosciuto il Commissario nazionale alle discariche abusive Giuseppe Vadalà, già generale dei Carabinieri, nominato dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa (ex generale dei Carabinieri forestali) ed ha specificamente richiesto ai nostri Prefetti di coinvolgerlo nella attuazione di quello che in Campania sembra una “mission impossible”: procedere alla bonifica almeno di qualcuno dei circa 2746 siti inquinati identificati da Ispra nell’aprile del 2023, record in Italia.

Riunitisi presso la Prefettura di Napoli nei giorni scorsi, si è deciso di avviare immediate e concrete azioni di bonifica, in tre siti scelti dalla Commissione:

1) Agrimonda (Marigliano), incendio deposito fitofarmaci, 1995: l’8 febbraio 2023 ero stato chiamato in audizione presso la Commissione Ambiente presieduta dal consigliere Giovanni Zannini (su richiesta della consigliera On Maria Muscarà). In quella occasione avevo tentato di rappresentare l’urgenza dell’intervento di una bonifica definitiva dopo una attesa lunga trent’anni accertata la presenza ancora nel 2022 di pesticidi e fitofarmaci cancerogeni nella locale falda acquifera superficiale. Sono stato zittito e messo al bando da ulteriori audizioni dal presidente Zannini, oggi indagato per corruzione dalla Procura di Caserta. Grazie alla LILT sezione di Napoli (Prof A. Gallipoli) e in collaborazione con il Prof Antonio Giordano (Usa) abbiamo avviato un progetto di ricerca per comprendere i danni alla salute pubblica per avere lasciato percolare in falda per trent’anni cancerogeni certi ad Agrimonda.

2) Ex Pozzi Ginori (Agro Caleno): l’ex ministro Sergio Costa, che ha scoperto questo sito, l’ha definita “la più grande discarica abusiva di Europa”. Con competenza ed efficacia, il commissario Vadalà lavora da anni bonificando siti in tutta Italia, ma sinora non ha aveva operato in Campania: nessuno glielo aveva mai chiesto. Grazie alla Provvidenza e al vescovo Di Donna, su intervento del Prefetto Michele di Bari, adesso opererà per bonificare proprio questo luogo. Come cittadino onorario di Pignataro Maggiore, sono particolarmente felice di tale scelta.

3) Calabricito (Acerra): è la discarica simbolo del traffico illecito dei rifiuti tossici in Campania. Ubicata in prossimità del sito archeologico della città osca etrusca di Suessola, è costituita dalle fosse comuni dei guerrieri sanniti, svuotate dai resti archeologici e rimpinzate con fusti di diossina provenienti da fonderie del bergamasco. I fusti di diossina con etichette bergamasche stanno ancora lì, abbandonati, a percolare diossina e pcb da circa trent’anni. Diecimila volte diossina oltre la norma nel 1999 (Sogesid), 400 volte oltre la norma (Arpac 2008). E oggi? In circa trent’anni Calabricito ha percolato indisturbata veleni nelle fertili campagne di Acerra con falda acquifera a circa 80 cm dalla superficie, contribuendo alle decine di migliaia di morti per cancro come ormai certificato dai registri tumori locali.

In pochi minuti, nel mio accorato intervento durante il quale vedevo scorrere davanti ai miei occhi le centinaia di pazienti da me conosciuti, uccisi in questi anni dall’inerzia negazionista in Terra dei Fuochi, ho descritto ai Prefetti, al vescovo, a tutti i sindaci e alle Forze dell’Ordine, le caratteristiche gravissime delle tre discariche da loro selezionate per le prime azioni di bonifica. Il prefetto Michele Di Bari mi ha ascoltato con attenzione: “Sul tema delle bonifiche tanti progressi sono stati fatti ma evidentemente serve una accelerazione. Le attività sono in corso ma forse dobbiamo spingere ancora di più”, ha concluso il prefetto.

Ultima atroce domanda: ma perché per avere informazioni certe e azioni concrete, dobbiamo sempre chiedere un intervento esterno alla Regione Campania, prima per il contrasto alla camorra (Caivano), poi per l’Epidemiologia (ISS) e ora anche per le bonifiche (commissariate)?

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