“Ho l’impressione che vi siate fatti un film sui 5 Stelle, che è l’opposto di quello che è venuto fuori dalle due giornate della costituente. Voi continuate a considerare il M5s in funzione del Pd e come cespuglio di una coalizione permanente e obbligatoria di un matrimonio indissolubile”. Così a Otto e mezzo (La7) dissente dai precedenti interventi di Pier Luigi Bersani e della giornalista del Corriere della Sera, Monica Guerzoni, rispondendo alla conduttrice Lilli Gruber che gli chiede se Conte ha troppe ambiguità circa il posizionamento del M5s nell’area di centrosinistra.
“Alla base del M5s – spiega Travaglio – è stato chiesto se volevano dichiararsi di sinistra hanno risposto di no. È stato chiesto se volevano dichiararsi né di destra né di sinistra cioè qualunquisti e hanno risposto di no. È stato chiesto se volevano dichiararsi progressisti e hanno risposto no. Hanno detto che vogliono definirsi ‘progressisti indipendenti’ – continua – E hanno stabilito che le alleanze si fanno soltanto sulla base di un contratto, così come hanno fatto con la Lega nel 2018 e con il Pd nell’estate del 2019. Hanno detto di non avere alcuna intenzione di far parte di campi larghi di qui all’eternità e che vogliono basarsi sulle cose da fare”.
Il direttore del Fatto aggiunge: “Si sono qualificati invitando un unico politico alle loro assise, Sahra Wagenknecht, che rappresenta la direzione più affine a quella della storia del M5s, cioè un movimento progressista che non ha nulla a che fare con le sinistre tradizionali, ma anzi le contesta sulle politiche di guerra e sulle politiche dei migranti”.
“Infatti la Wagenknecht dialoga con la destra estrema tedesca“, obietta Guerzoni.
“Sei poco informata“, replica Travaglio.
“E ti pareva”, commenta la firma del Corriere.
“Sahra Wagenknecht – risponde il direttore del Fatto – sta facendo un’alleanza di governo con i cristiano democratici della Cdu e con i socialisti tedeschi per impedire che vada al governo il neonazismo che queste politiche antisociali e belliciste stanno gonfiando. Lei è l’unica che fa argine: stanno crollando la socialdemocrazia tedesca, il Die Linke e i Verdi proprio perché non hanno saputo dire nulla di credibile ai loro cittadini sulle politiche contro la guerra, contro le armi e contro l’immigrazione selvaggia”.
Travaglio aggiunge: “A proposito di ambiguità, domani (oggi, ndr) Pd e Fratelli d’Italia voteranno insieme per una risoluzione che cancella completamente la foglia di fico della parola ‘pace’, stabilisce che si diano armi senza più limiti all’Ucraina e soprattutto dice che bisogna disapprovare il cancelliere Scholz, perché ha osato telefonare a Putin. Cioè va disapprovato perché ha osato fare quello che la von der Leyen avrebbe dovuto fare da due anni. In più – prosegue – voteranno la commissione in cui entrano i conservatori europei cioè le famigerate destre e quindi troveremo i meloniani e gli schleniani che votano per una commissione che oggi, per dichiarazione del capogruppo del Ppe Weber, ha incluso nella sua maggioranza i conservatori europei”.
E aggiunge: “E voi parlate dell’ambiguità degli altri? Quelle che voi definite ambiguità sono cose che non vi piacciono, ma non sono ambiguità. I 5 Stelle sono chiari: voteranno contro quella roba lì, quindi sono chiarissimi”.
“Non è un’ambiguità non scegliere tra Kamala Harris e Donald Trump?“, chiede Guerzoni.
“No, perché sono uno peggio dell’altro“, risponde Travaglio.