“La cosa più terribile è stata l’incertezza“. In un lungo video-messaggio affidato a Instagram, Iga Swiatek interviene dopo la sua squalifica di un mese per doping. La tennista polacca numero 2 al mondo ha ricevuto una sanzione minima dall’Itia, l’International Tennis Integrity Agency, per la positività alla trimetazidina: tre settimane le ha già scontate, dovrà […]
“La cosa più terribile è stata l’incertezza“. In un lungo video-messaggio affidato a Instagram, Iga Swiatek interviene dopo la sua squalifica di un mese per doping. La tennista polacca numero 2 al mondo ha ricevuto una sanzione minima dall’Itia, l’International Tennis Integrity Agency, per la positività alla trimetazidina: tre settimane le ha già scontate, dovrà stare ferma solamente fino al prossimo 4 dicembre. Le è stato riconosciuto il livello più basso di colpa e negligenza, per contaminazione involontaria tramite un farmaco, la melatonina. Ma il processo che ha portato alla decisione dell’Itia dopo il test antidoping ha avuto pesanti conseguenze su Swiatek, che nel frattempo ha perso la prima posizione nel ranking Wta: “Voglio condividere con voi quella che è la peggior esperienza della mia vita”, dice la stessa tennista polacca. Una testimonianza che fa riflettere, se si pensa che Jannik Sinner ha concluso il 2024 da numero 1 al mondo, vincendo solo negli ultimi tre mesi Us Open, Masters 1000 di Shanghai, Atp Finals e Coppa Davis, nonostante per lui la vicenda doping aperta a marzo non sia ancora definitivamente chiusa.
“L’unico test antidoping positivo nella mia carriera, che ha mostrato un livello incredibilmente basso di una sostanza proibita di cui non avevo mai sentito parlare prima, ha messo in discussione tutto ciò per cui ho lavorato così duramente per tutta la mia vita“, spiega Swiatek nel video in cui vuole chiarire davanti ai fan la sua innocenza. La positività risale ad agosto, alla vigilia del torneo di Cincinnati, ma la polacca rivela di aver scoperto tutto il successivo 12 settembre: “Ero scioccata, non riuscivo a capire. Ho provato un forte senso di ingiustizia“. Poi è partita la trafila per dimostrare la contaminazione involontaria: “Queste settimane sono state davvero caotiche e abbiamo strettamente collaborato con l’Itia. Ci siamo concentrati sulla melatonina che uso per i miei viaggi ed è venuto fuori che il prodotto che stavo usando era stato contaminato durante la produzione”.
Swiatek ha avuto bisogno di tempo per ricostruire dove e perché aveva acquistato la melatonina. Nel frattempo però è arrivata la sospensione provvisoria: “Dal 12 settembre sono stata sospesa e non ho potuto giocare in Asia per difendere il mio ranking. Ma ciò che contava di più per me era dimostrare la mia innocenza“. Swiatek ha saltato un Wta 500, ma soprattutto due 1000: il China Open e Wuhan. Praticamente, dagli Us Open non è più tornata in campo per due mesi, anche quando la sospensione era terminata. E il 21 ottobre ha ufficialmente perso la posizione numero 1 del ranking Wta a favore di Aryna Sabalenka, la bielorussa tuttora in testa alla classifica mondiale. La polacca è rientrata per le Finals di Riad, dove è uscita nella fase a gruppi.
“Voglio tornare a ciò che so fare meglio, giocare semplicemente a tennis. Giocare le Finals e la King Cup mi ha dato un sacco di emozioni positive, dopo che questa situazione mi ha provocato tante notti insonni e pianti“, spiega Swiatek. Che sottolinea: “La cosa più terribile è stata l’incertezza”. “Sono grata ora alla mia famiglia e alla mia squadra, oltre alle persone che mi sono state vicine in ogni modo. A loro sono grata”, dice la polacca. Che poi conclude: “Non ho fatto nulla di male, spero che mi siate vicini, perché senza i miei tifosi non avrei la forza di combattere ancora”.