Cedere alla bestialità è un rischio concreto quando si parla di domeniche bestiali, lo abbiamo già visto nella lunga e ingloriosa storia di questa rubrica. Sovente nei campi di periferia si assiste al travalicamento degli atteggiamenti umani, sfociando inequivocabilmente nella bestialità, dagli atteggiamenti tipici, come marcare il territorio o abbandonarsi senza colpo ferire alla libidine, all’aggressività. Poi capita che qualche bestiola vera voglia invertire la tendenza, provando a emulare gli umani, fuggendo però via subito dopo.

MAMMAZZA
Come si può mandare in campo un giovane calciatore indifeso, in terza divisione regionale, magari in Andalusia, in balia di angherie terribili tipo subire un fallo, o vedersene fischiato uno contro, o magari, addirittura ricevere un cartellino giallo? Un rischio troppo grosso, meglio portarsi dietro la mamma sugli spalti, che di certo non farà passar lisci tali soprusi sul suo piccino, entrando in campo e schiaffeggiando l’arbitro, come nella sfida tra Alhendìn ed Espanol de Albolote. E alla prossima toccherà al mister, se pretenderà di farlo giocare a maniche corte facendogli prendere freddo.

FURTO CON STRAPPO
Per evitare l’espulsione serve correttezza, è noto, ma anche la destrezza può essere utile: la destrezza nello scippare il cartellino all’arbitro, per esempio. Se invece non sei specializzato in questa abilità, la paghi, come mostra la squalifica fino a febbraio 2025 comminata a Romolo Passafaro dell’Italia 90 Roccelletta, Serie C2 di Calcio a 5 in Calabria, “per tentativo di aggressione nei confronti dell’arbitro dopo il provvedimento di espulsione, con tentativo di strappo del cartellino dell’arbitro durante la gara”.

OPOSSUM
Cani, gatti, serpenti, un coccodrillo, pecore, mucche, capre: in questi lunghi anni ne abbiamo viste diverse di bestie che hanno deciso di cimentarsi nelle domeniche bestiali. Va aggiunto alla lista un opossum, che ha fatto invasione di campo in Costa Rica durante il match tra Guanacasteca e Puntarenas. Il simpatico animaletto, noto per dormire a testa in giù appeso per la coda, per nulla intimorito ha scorrazzato per un po’ per il campo, per poi essere gentilmente scortato fuori da uno dei calciatori. Comunque più civile ed educato della mamma di sopra.

ETOLOGIA APPLICATA
C’è tutta una gamma di atteggiamenti etologici invece nella squalifica per 6 giornate comminata a Saverio Rossi del Centro Giovanile Calcio Aosta Msp, dal marchiare il territorio al fare le feste un po’ a caso: “Espulso per condotta gravemente irriguardosa ed antisportiva. Nello specifico, il Sig. Rossi, durante l’esultanza per il goal del pareggio segnato da un suo compagno, provocava la panchina avversaria con gesti sessualmente espliciti. Dopodiché, non contento, sputava addosso all’avversario Sig. Simone Caria, attingendolo alla gamba. A seguito dell’espulsione rivolgeva nei confronti del medesimo avversario una frase ingiuriosa, festeggiando per il cartellino rosso notificato anche al Sig. Caria, che reagiva alla sua provocazione”. Viva gli opossum, dunque.

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