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Mr.Tuvs minacciato di morte perché pulisce i muri di Roma. Il tiktoker sbotta: “Sono come i cani, vogliono marcare il territorio”

Da anni, con la ditta di famiglia, si occupa di ripulire monumenti, facciate e pietre di ogni genere. La svolta è arrivata attraverso i social

Tra i numerosi problemi che attanagliano Roma – dai trasporti pubblici poco efficienti al traffico, passando per gli incendi e l’annosa questione dei rifiuti, che sembra però in lieve miglioramento – ne emerge uno sempre più diffuso: il degrado urbano. Questo fenomeno si manifesta anche attraverso il vandalismo dei muri. Basta fare un giro a […]

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Tra i numerosi problemi che attanagliano Roma – dai trasporti pubblici poco efficienti al traffico, passando per gli incendi e l’annosa questione dei rifiuti, che sembra però in lieve miglioramento – ne emerge uno sempre più diffuso: il degrado urbano. Questo fenomeno si manifesta anche attraverso il vandalismo dei muri. Basta fare un giro a Trastevere o a San Lorenzo per rimanerne scioccati. Tranne rare eccezioni, per il resto neanche un angolo si salva dalle scritte vandaliche. Cosa dire quando, a essere imbrattati, sono addirittura i muraglioni del fiume Tevere? Si consideri anche che, proprio nel 2024, il Tevere è stato inserito nell’elenco degli “attributes” che caratterizzano il sito UNESCO del Centro Storico di Roma. Per fortuna, però, non tutto è perduto.

Tra coloro che ne riconoscono fattivamente il valore c’è Valerio Tuveri, detto Mr.Tuvs e meglio conosciuto sui social come “Il ragazzo che pulisce Roma”. Su TikTok conta quasi 29mila follower (e ben 1.6 milioni di ‘mi piace’). Su Instagram i follower sono altri 20,7 mila. Insomma, non si tratta di cifre stratosferiche, ma sicuramente è un primo passo. E poi a Roma, va detto, la sua popolarità sta crescendo. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia. Dalle critiche più civili di chi considera i graffiti sui muraglioni “street art” fino a vere e proprie minacce.

A riportare le sue parole, ieri, è stato Il Messaggero. “Mi hanno insultato, minacciato e perfino preso di mira. Sono tutti profili fake o gente che non ha il coraggio di mostrarsi. Mi hanno augurato di morire, insultato la mia famiglia e il nostro lavoro. Mi scrivono sui furgoni della ditta: è come se marcassero il territorio, come i cani. Io non rispondo, vado avanti per la mia strada”.

Quindi spiega: “Lavoro in questo campo da quando ho 19 anni. Mio padre ha fondato l’azienda di sabbiature e restauri nel 2008, e io ho imparato tutto da lui. Puliamo monumenti, facciate, pietre di ogni genere e i graffiti sono solo l’1% del nostro lavoro. Ma da luglio 2024 ho deciso di mostrare questo aspetto della mia vita sui social per sensibilizzare le persone al rispetto della città”. Poi Mr.Tuvs risponde a chi lo critica negativamente: “Roma è già arte, non ha bisogno di queste aggiunte. Se guardi un monumento, una chiesa, un palazzo storico, c’è già tutto: bellezza, storia, emozione. Una scritta, un tag, un insulto, per me sono solo un’aggressione alla città più bella del mondo”. A chi sostiene che sia arte, lui replica senza mezzi termini: “Ma quale arte? ‘Stella 6 la mia vita’ o una bestemmia o una svastica non sono arte”.

Quindi la doverosa distinzione: “Bansky è un artista, ma chi imbratta i muri di notte sicuramente no. Se poi c’è un opera bellissima fatta nel posto sbagliato, per me rimane inciviltà. Ci sono degli spazi in periferia dove si potrebbero fare dei murales, ma con i permessi adatti. Andrebbero a valorizzare quel luogo e non i monumenti”.

I suoi prossimi obiettivi sono molto chiari: “Voglio sensibilizzare i ragazzi. Non c’è futuro se non educhiamo le nuove generazioni al rispetto per ciò che ci circonda. Mi ha scritto una mamma disperata: l’istituto di suo figlio era coperto di bestemmie e insulti razzisti. Mi ha chiesto di intervenire, ma non posso farlo senza permessi. Certi luoghi, come scuole e piazze, dovrebbero essere puliti subito – le parole di Mr. Tuvs -. Mi piacerebbe appoggiarmi ad associazioni come Retake Roma (la nota associazione che si occupa tra le altre cose della difesa dei beni comuni, ndr) che hanno il potere di intervenire ovunque (pur sempre con le autorizzazioni del caso, ndr). […] A volte pulisco un muro e il lunedì successivo è di nuovo pieno di scritte, mi commentano ‘grazie, ora abbiamo una nuova tela’. Ma io non mi arrendo: continuerò e adesso sto lavorando a un bel progetto in vista del Giubileo”.

Un racconto incoraggiante, che lascia intravedere speranza per il futuro della città. Tuttavia, l’ultima osservazione di Valerio Tuveri, 27 anni, porta alla luce un’altra questione: dove sono le Istituzioni? E quali azioni concrete stanno adottando per prevenire episodi di vandalismo come quelli appena descritti? Ah, a saperlo.

@mr.tuvs Questo video lo dedico a tutte quelle persone che mi stanno supportando con le loro bellissime parole! Quindi grazie a tutti! Continuiamo cosi ????????‍♂️ #roma #pulitura #fyp #centro #italia #graffiti ♬ No Me Importa – Dj Adoni & Jey One