Andrea Ceffa, sindaco leghista di Vigevano sostenuto dal centrodestra, è stato arrestato per corruzione. Oltre a Ceffa sono stati posti ai domiciliari anche una consigliera comunale, Alessandro Gobbi (presidente di Asm Vigevano e Lomellina, il principale fornitore di gas e luce del territorio), Veronica Passarella, di Asm Vigevano, e altre due persone. Indagati anche un noto politico locale, l’ex europarlamentare della Lega Angelo Ciocca – che è stato perquisito -, e Alberto Righini, Presidente dell’Ance di Vigevano. Al centro una vicenda di corruzione per fare cadere la giunta nel 2022, con la promessa di denaro fatta almeno ad uno dei consiglieri comunali per dimettersi, e una consulenza procurata dal sindaco a un’altra consigliera per garantirsi il suo sostegno politico.
In difesa di Ceffa interviene, nelle ore in cui viene posto ai domiciliari, il leader della Lega Matteo Salvini. “Conosco Andrea Ceffa (come lo conoscono i suoi concittadini e tutta la Lega) come persona onesta e corretta e all’esclusivo servizio del bene della sua città. Io personalmente – e tutto il partito siamo al suo fianco – certi della sua integrità – e contiamo che possa chiudersi rapidamente questa brutta pagina, sicuri che possa dimostrare la sua totale innocenza. Da ministro – ha poi aggiunto – ho lavorato con lui su alcune opere strategiche a partire dalla Vigevano-Malpensa e confido possa tornare al più presto in ufficio”
Le indagini – Sono partite nel novembre 2022, dalla cosiddetta ‘congiura di Sant’Andrea’ quando una parte significativa dei Consiglieri Comunali di Vigevano rassegnò le proprie dimissioni al fine di rovesciare la Giunta Comunale. E in questo contesto almeno uno dei consiglieri comunali venne avvicinato con la promessa di ricevere la somma di euro 15mila se avesse partecipato alle “dimissioni di massa”.
Gli autori della proposta corruttiva sarebbero stati un noto politico locale, l’ex europarlamentare Angelo Ciocca, e Alberto Righini, Presidente dell’Ance di Vigevano. Entrambi sono indagati e Ciocca è stato perquisito. Anche se le dimissioni di massa vennero – come noto – sventate, il sindaco, per assicurarsi il sostegno politico di un’altra consigliera Comunale, le avrebbe procurato, tramite un prestanome, una consulenza presso Asm Vigevano, di cui la municipalizzata non aveva alcuna effettiva necessità, al solo fine di assicurare un illecito vantaggio economico alla donna. I tre dirigenti di Asm Vigevano, dal canto loro, pur nella piena consapevolezza della assoluta inutilità della prestazione, avrebbero a vario titolo collaborato per conferire alla Consigliera Comunale, per il tramite di un prestanome, il prezzo della corruzione (una consulenza legale).
Intanto sono ancora in corso di esecuzione anche perquisizioni, acquisizioni documentali – sia presso persone giuridiche (enti pubblici, studi professionali e società) sia persone fisiche (pubblici ufficiali, legali rappresentanti di società, professionisti) – e audizioni di persone informate, al fine di ricercare ulteriori riscontri.