Il “solo schermaglie”, affermato mercoledì, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrebbe dovuto chiudere lo scontro in seno ai partiti di maggioranza. Ma così non è stato. ‘Le schermaglie’ sono iniziate all’indomani del vertice di domenica sera tra i leader di centrodestra, con i ministri di Forza Italia che hanno disertato il consiglio dei ministri di lunedì ed è proseguito ieri, quando Forza Italia ha votato con l’opposizione contro il taglio di 20 euro del canone RAI.
Sia mercoledì che giovedì gli esponenti di Lega e Forza Italia ripetono in batteria che governo e maggioranza sono solidi. Sul canone Rai le posizioni dei partiti guidati da Salvini e Tajani continuano a divergere. Forza Italia contesta il taglio perché “i fondi alla Rai che verrebbero a mancare dal taglio verrebbero comunque presi dalla fiscalità generale”, come spiegano gli azzurri Cattaneo e Della. Tradotto: alla Tv di Stato finirebbero comunque 400 milioni circa dei soldi di cittadini.
Al voto contrario di Forza Italia sul canone Rai c’è stata la risposta della Lega che ha votato contro un emendamento a favore della sanità della Calabria, Regione guidata dall’azzurro Occhiuto, da sempre molto freddo nei confronti dell’Autonomia portata avanti dalla Lega.
La vicenda sembrava chiusa, ma oggi l’intervista del portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi ad ‘Affari Italiani’ (”Salvini? Fa un po’ il ‘paraculetto’”, ndr) ravviva le frizioni. “Lo diciamo da tanto tempo, il centrodestra deve imparare a fare qualche riunione di maggioranza in più, a lavorare prima su determinata questioni , a discuterne prima” afferma a ilfattoquotidiano.it il presidente dei Senatori della Lega, Massimiliano Romeo. La richiesta di maggiore condivisione delle decisioni, proveniente dal Carroccio arriva, ora, non a caso. Perché, al di là della questione del canone Rai, il problema dei due partiti è quello di riuscire a raggiungere i propri obiettivi nella Legge di Bilancio. “Per noi la priorità continua ad essere il taglio dell’Irpef per la classe media” afferma Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia. Ampliamento che però necessiterebbe di cospicue risorse, di cui al momento il governo non dispone. Legge di bilancio, dunque, in cui ben poco spazio c’è per le ‘bandierine’ dei partiti. Romeo lo ammette: “La difficoltà nasce delle esigue risorse che ci sono”.