Avevano annunciato che si sarebbero rivolti alla magistratura, ma il Tar ha respinto il loro ricorso d’urgenza. La precettazione imposta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini – che ha ridotto lo sciopero da 8 a 4 ore nel settore – è valida. Arriva una sconfitta in tribunale per “alcuni sindacati”, ma non si tratta di Cgil e Uil, da giorni sul piede di guerra contro il vicepremier e leader leghista per la sua volontà di accorciare l’astensione dal lavoro nel settore durante lo sciopero generale di venerdì. L’annuncio è stato dato dallo stesso Mit, con Salvini che ha postato la notizia correlata da una foto di Maurizio Landini, scatenando un caso poiché il ricorso non è quello del suo sindacato.

I sindacati protestano contro la Manovra e hanno proclamato lo sciopero generale, quindi su invito della Commissione di garanzia avevano escluso il trasporto ferroviario – già interessato da uno sciopero lo scorso 24 novembre – in virtù della “rarefazione oggettiva”. La mossa non era stata ritenuta sufficiente dal garante per gli scioperi che aveva chiesto di ridurre le ore di astensione in tutto il settore dei trasporti. Di fronte al no, Salvini ha firmato la precettazione imponendo il dimezzamento.

Così i sindacati hanno deciso di presente il ricorso d’urgenza al Tar, ma il presidente della terza sezione lo ha respinto, come ha fatto sapere lo stesso ministero dei Trasporti. Salvini ha espresso “grande soddisfazione” ed è tornato a sostenere: “Difendo il diritto alla mobilità degli italiani”. Ma, come spiegato da Cgil e Uil, i due principali sindacati a proclamare lo sciopero, il ricorso respinto dal Tar non è il loro per il quale dunque si attende ancora un pronunciamento dei giudici amministrativi.

“Il Tar non si è ancora espresso sul ricorso presentato da noi”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ospite del programma Tagadà. ” Basta leggere i documenti; lì c’è scritto che il ricorso lo hanno presentato Tizio Caio e Sempronio. È un modo, come si dice a Roma, per buttarla in caciara”, ha aggiunto Bombardieri a cui veniva mostrata l’immagine con il volto di Landini, pubblicata sui social dal ministro dei Trasporti per annunciare la bocciatura.

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Sciopero generale, dal privato al pubblico: chi incrocia le braccia venerdì e quando. Fermi i trasporti (ma per 4 ore)

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