Avevano annunciato che si sarebbero rivolti alla magistratura, ma il Tar ha respinto il loro ricorso per quanto riguarda l’urgenza. La precettazione imposta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini – che ha ridotto lo sciopero da 8 a 4 ore nel settore – è valida. Arriva una sconfitta in tribunale per “alcuni sindacati”, ma non si tratta di Cgil e Uil, da giorni sul piede di guerra contro il vicepremier e leader leghista per la sua volontà di accorciare l’astensione dal lavoro nel settore durante lo sciopero generale di venerdì. L’annuncio è stato dato dallo stesso Mit, con Salvini che ha postato la notizia correlata da una foto di Maurizio Landini, scatenando un caso poiché il ricorso non è quello del suo sindacato.

I sindacati protestano contro la Manovra e hanno proclamato lo sciopero generale, quindi su invito della Commissione di garanzia avevano escluso il trasporto ferroviario – già interessato da uno sciopero lo scorso 24 novembre – in virtù della “rarefazione oggettiva”. La mossa non era stata ritenuta sufficiente dal garante per gli scioperi che aveva chiesto di ridurre le ore di astensione in tutto il settore dei trasporti. Di fronte al no, Salvini ha firmato la precettazione imponendo il dimezzamento.

Così i sindacati hanno deciso di presente il ricorso d’urgenza al Tar, ma il presidente della terza sezione ha respinto la richiesta di sospensiva rinviando la discussione nel merito al prossimo 18 dicembre. Salvini parlandone ha espresso “grande soddisfazione” ed è tornato a sostenere: “Difendo il diritto alla mobilità degli italiani”. Ma, come spiegato da Cgil e Uil, il ricorso respinto dal Tar non è il loro per il quale dunque si attende ancora un pronunciamento dei giudici amministrativi.

“Il Tar non si è ancora espresso sul ricorso presentato da noi”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ospite del programma Tagadà. “Basta leggere i documenti; lì c’è scritto che il ricorso lo hanno presentato Tizio Caio e Sempronio. È un modo, come si dice a Roma, per buttarla in caciara”, ha aggiunto Bombardieri a cui veniva mostrata l’immagine con il volto di Landini, pubblicata sui social dal ministro dei Trasporti per annunciare la bocciatura.

Cub e Sgb che hanno indetto lo sciopero nei trasporti regolarmente, nel rispetto della legge 146/90 e delle delibere della commissione, sono ricorse al Tar del lazio per richiedere una sospensiva dell’ordinanza di Salvini -. spiega a ilfattoquotidiano.it il segretario nazionale della CUB Trasporti, Antonio Amoroso – Il Tar ha deciso di non decidere rinviando la trattazione ad un’udienza di merito, quindi non sospendendo l’ordinanza e ha costretto anche Cub e Sgb ad adeguarsi come hanno fatto le altre organizzazioni che sono ricorse al Tar solo per il merito“. Questo significa, in altre parole, che le grandi sigle non hanno provato a bloccare la precettazione per vie giudiziarie.

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Sciopero generale, dal privato al pubblico: chi incrocia le braccia venerdì e quando. Fermi i trasporti (ma per 4 ore)

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