Potranno accedere 800 persone al programma di accesso controllato pilota per la PrEP iniettiva grazie alla collaborazione tra l’ospedale Sacco di Milano e l’istituto Spallanzani di Roma. Una buona notizia in vista della Giornata mondiale per la lotta all’Aids che si celebra il 1 dicembre.
La profilassi pre-esposizione è un modo per prevenire l’infezione da HIV per le persone che non hanno contratto il virus, ma che sono ad altissimo rischio. La PrEP consiste nell’assunzione di farmaci antiretrovirali e se assunta quotidianamente o secondo lo schema indicato dal medico specialista, è molto efficace nella prevenzione dell’HIV. Dal 2023, la profilassi pre-esposizione (PrEP) per via orale è disponibile e rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale, ma l’assunzione quotidiana di una compressa al giorno in modo continuativo o al bisogno ha rappresentato un limite alla sua diffusione tra le popolazioni a rischio e ha creato molti problemi di aderenza e di interruzione della profilassi, non risultando la stessa facilmente accessibile a diverse popolazioni chiave.
Ora, per la prima volta in Italia, è possibile accedere ad una nuova strategia: la PrEP iniettiva. Questa innovativa profilassi prevede una singola iniezione di cabotegravir, un nuovo inibitore delle integrasi di HIV, ogni due mesi, garantendo alti livelli protettivi contro il virus e offrendo maggiore comodità e rispetto dell’aderenza rispetto alla formulazione orale.
Il programma di accesso controllato pilota di Spallanzani e Sacco prevede in questa prima fase un numero di dosi necessarie per 800 persone, non essendo il farmaco rimborsato, e sarà riservato a persone a rischio che sono escluse dalla PrEP orale per difficoltà di accesso, intolleranza, bassa aderenza o interruzione dei farmaci utilizzati nella PrEP orale. Gli studi dimostrano che la PrEP iniettiva è significativamente più efficace nel prevenire le nuove infezioni rispetto alla PrEP orale, e migliora in modo significativo l’aderenza, aprendo nuove prospettive nella prevenzione dell’HIV. Gli esperti sperano che questa soluzione contribuisca a ridurre drasticamente i contagi e ad avvicinarsi all’obiettivo di sconfiggere l’epidemia una volta per tutte e di arrivare al traguardo delle zero nuove diagnosi di HIV che le Nazioni Unite hanno fissato come obbiettivo di sanità pubblica a livello globale per il 2030.
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Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Si commuove Giorgia Meloni sul palco di Bari, dove è arrivata per la firma dell'ultimo accordo di coesione con le Regioni, si commuove e mima anche il gesto del pianto quando saluta Raffaele Fitto, tra i più fedeli e stakanovisti dei suoi ministri, in procinto di dimettersi e di far le valigie per Bruxelles dove rivestirà il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione von der Leyen 2. Tornati a Roma, l'ultimo Cdm insieme, poi il Cipess e la cabina di regia del Pnrr, per il 'passaggio di consegne'. La premier rassicura i presenti, sa bene che, come in molti riconoscono nella sua squadra, "per fare un Fitto ce ne vogliono tre", ma il messaggio che vuole trasmettere e che si andrà avanti spediti e senza battute d'arresto, anche senza il super ministro salentino in campo.
Sul Pnrr, dice dunque la premier, l’azione del governo “proseguirà senza soluzione di continuità, lavorando incessantemente per portare a compimento, nei tempi previsti, tutti gli investimenti e le riforme del Piano”. Con lo "stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione" di Fitto, "un ministro estremamente prezioso". "Ma non siamo preoccupati, questa competenza – assicura Meloni, pronta ad assumere l'interim - rimarrà in ottime mani”. In quali, però, sono ben pochi a saperlo. E anche i nomi circolati per un posto da ministro agli Affari europei -una 'pedina' preziosa, come avrebbe fatto notare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pranzo di mercoledì scorso al Quirinale- non sarebbero quelli giusti, assicurano fonti autorevoli.
Compreso quello di Elisabetta Belloni, senz'altro stimata dalla presidente del Consiglio, ma impegnata a ricoprire caselle che Meloni non intende lasciare scoperte o cedere ad altri. Anche Giulio Terzi di Sant'Agata, altro nome rimbalzato nei totoministri, non sarebbe in lista. Inoltre, riferiscono fonti di primo piano all'Adnkronos, la notizia secondo cui il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, avrebbe richiesto un incontro con Giorgia Meloni per esprimere un presunto veto sulla nomina di Belloni a ministro degli Affari Europei "è del tutto priva di fondamento. Belloni è impegnata con altri importanti incarichi. E non avrebbe senso porre veti su un ministro -viene rimarcato- che è in quota a Fratelli d'Italia". Una precisazione che sembra finalizzata anche a spegnere ogni eventuale 'appetito': il ministro che arriverà, vestirà la maglia di Fdi. Mentre le altre deleghe dovrebbero rimanere in capo a Palazzo Chigi, con la 'regia' del sottosegretario Alfredo Mantovano.
Potenza, 29 nov. (Labitalia) - ''Siamo all'avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell'automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennale dell'Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte rapide e nuove alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi, come sottolineato nel rapporto Draghi''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha partecipato a Monza alla conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance, Ara), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa.
L'Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del ''Green deal europeo'', rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. La Basilicata (con lo stabilimento Stellantis e il polo dell'auto di Melfi) è tra le otto regioni italiane della rete a cui si aggiungono altre 27 in Europa. Bardi ha presentato la situazione lucana, ribadendo ''l'impegno a tutelare l'occupazione dei lavoratori Stellantis e dell'indotto di Melfi'' e soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell'automotive, a partire dall'approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l'investimento Stellantis sull'impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi.
Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al Ministero del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell'indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al Ministero del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell'Area di crisi complessa di Melfi. Quindi Bardi ha fatto appello al Governo nazionale ''a porre in essere azioni per modificare l'attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 innalzandoli di dieci punti percentuali''. Per il settore auto è in atto una transizione molto complessa: dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di anidride carbonica e si teme un altro calo di produzione in Europa.
Potenza, 29 nov. (Labitalia) - ''Siamo all'avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell'automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennale dell'Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte rapide e nuove alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi, come sottolineato nel rapporto Draghi''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha partecipato a Monza alla conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance, Ara), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa.
L'Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del ''Green deal europeo'', rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. La Basilicata (con lo stabilimento Stellantis e il polo dell'auto di Melfi) è tra le otto regioni italiane della rete a cui si aggiungono altre 27 in Europa. Bardi ha presentato la situazione lucana, ribadendo ''l'impegno a tutelare l'occupazione dei lavoratori Stellantis e dell'indotto di Melfi'' e soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell'automotive, a partire dall'approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l'investimento Stellantis sull'impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi.
Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al Ministero del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell'indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al Ministero del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell'Area di crisi complessa di Melfi. Quindi Bardi ha fatto appello al Governo nazionale ''a porre in essere azioni per modificare l'attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 innalzandoli di dieci punti percentuali''. Per il settore auto è in atto una transizione molto complessa: dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di anidride carbonica e si teme un altro calo di produzione in Europa.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - La Qatar Investment Authority (QIA) acquisirà una "sostanziale quota di minoranza" della Sauber Holding AG, il futuro team di Formula Uno di Audi, ha affermato la casa automobilistica tedesca in una dichiarazione. "L'investimento di QIA fornirà una consistente iniezione di capitale e aprirà la strada all'aumento delle infrastrutture e alla crescita del team, posizionando il team per un successo a lungo termine in Formula 1", ha affermato Audi. Secondo i resoconti dei media, QIA ha acquisito quasi il 30% del team, che continuerà a correre con il nome Sauber l'anno prossimo con il pilota tedesco Nico Hülkenberg e il brasiliano Gabriel Bortoleto.
Audi sarà in griglia dal 2026, quando entreranno in vigore le nuove normative sulle principali unità di potenza, che vedranno una maggiore potenza delle batterie e l'uso di carburanti sostenibili al 100%. "L'investimento di QIA riflette la fiducia e la sicurezza che l'Audi F1 Project ha già raccolto, sottolineando l'impegno incrollabile di Audi nei confronti dell'iniziativa. Questo capitale aggiuntivo accelererà la crescita del team e rappresenta un'altra pietra miliare nella nostra strategia a lungo termine", ha affermato Gernot Döllner, Ceo di Audi AG.
Il Qatar è da tempo il terzo azionista principale della società madre di Audi, Volkswagen, tramite una holding, e il paese è anche uno dei principali sponsor di Formula 1 con la compagnia aerea Qatar Airways. Il fatto che i team di F1 stiano attirando l'interesse degli investitori non è una novità. L'anno scorso, Alpine ha venduto il 24% del team per 200 milioni di sterline a un gruppo di investitori, tra cui l'attore Ryan Reynolds, il golfista Rory McIlroy e la star della NFL Patrick Mahomes. Mercedes, nel frattempo, ha tre proprietari, ciascuno con un terzo delle azioni: Daimler AG, i produttori chimici Ineos e il team principal Toto Wolff.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - "Maria Rosaria Boccia mi ha querelato. Se sono preoccupato? Ma per carità, è una cosa ridicola, mi viene da ridere, anche perché non capisco dove sia l'offesa". A dirlo all'Adnkronos è Vittorio Feltri, annunciando che Boccia, l'ex assistente dell'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha sporto querela nei suoi confronti. Feltri spiega la vicenda: "Ero ospite tempo fa al programma 'L'Aria Che Tira', e Parenzo (il conduttore, ndr) mi chiede se avevo conosciuto la Boccia. Gli dico sì, che l'ho incontrata al ristorante con Sangiuliano, e che lui me l'ha presentata come sua amica, non certo come la sua tro*a. Ho dunque negato che lo fosse, quale sarebbe l'offesa?", dice Feltri.
Che ammette di essere stato colto un po' di sorpresa dal gesto dell'imprenditrice di Pompei: "Se me lo aspettavo? Certo che no, ma mi sono fatto una risata - spiega il direttore editoriale de 'Il Giornale' - Affronto volentieri anche il processo, sarà divertente in aula. Sinceramente, una cosa così scema non mi è mai capitata". E sulla Boccia, scandisce: "Lei confonde la notorietà con la popolarità, e quindi cerca di essere sempre menzionata, di andare sui giornali, di andare in tv, le piace da morire. Certo che ad aver scelto me per questa sua cosa, penso che abbia perso in partenza", conclude ironico Feltri.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Il confronto pubblico sulle opportunità ambientali ed economiche per la decarbonizzazione nella riqualificazione energetica degli edifici, offerte da tecnologie diverse come le caldaie a gas e le pompe di calore elettriche è essenziale per dare concretezza al concetto di neutralità tecnologica. La sessione mattutina della XVI Conferenza Nazionale per l’Efficienza energetica degli Amici della Terra sul tema “Edifici efficienti” ha visto importanti interventi sia di realtà della filiera del gas come Assotermica, Proxigas e Assogasliquidi-Federchimica, che della filiera delle pompe di calore elettriche come Assoclima, Daikin Mitsubishi e Olimpia Splendid. Nel corso della mattinata sono stati presentati due studi, quello realizzato da Rse con Marco Borgarello Head Energy Efficiency research group dell’ente su “Costi dell’energia elettrica e politiche per l’elettrificazione dei consumi dell’energia” e quello di Bip Consulting sulla “Decarbonizzazione dei consumi termici nel residenziale” illustrato da Giuseppe Lo Rubio, presidente Assotermica.
I due studi presentano scenari diversi del ruolo di queste tecnologie nella decarbonizzazione degli edifici per rispettare gli obiettivi della nuova direttiva Epbd. Gli interventi hanno affrontato sia il tema del futuro delle detrazioni fiscali sia delle misure necessarie per superare le attuali criticità come ad esempio l’alto costo dell’energia elettrica nel residenziale. “Solo con un approccio di neutralità tecnologica, chiarendo fino in fondo le differenze dei dati si può effettuare la scelta politica migliore” ha dichiarato Monica Tommasi Presidente degli Amici della Terra. “Siamo orgogliosi di avere offerto un terreno concreto di dibattito e confronto. Un dialogo che deve continuare perchè queste differenze si possono capire solo tramite un confronto pubblico in cui fare scelte consapevoli” conclude la Presidente Tommasi.
Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica ha ricordato: “Autorevoli ricerche come quella sulla “Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali” realizzata da BIP confermano la necessità di incentivare gli investimenti per accelerare il passaggio dalle tradizionali caldaie, alle più moderne ed efficienti caldaie a condensazione, certificate per essere alimentate a gas rinnovabili. Il Bio-GPL, anche in miscela con il Dme rinnovabile, può infatti giocare un grande ruolo nell’impegnativa partita della decarbonizzazione dei consumi domestici a costi contenuti e rappresentare – in questo modo – un’opzione sostenibile per l’industria, per i lavoratori ma anche per i cittadini, scongiurando il pericolo della povertà energetica”.
Lo stesso Franco Cotana Ad Rse intervenuto oggi nel corso dei lavori ha ribadito l’importanza di un approccio multidisciplinare e multi tecnologico. Intanto l'attenzione agli incentivi di efficienza energetica c’è. La proposta di riforma delle detrazioni fiscali per aumentare l'efficacia al fine di migliorare l’efficienza energetica negli edifici ha ancora una possibilità di entrare nella Legge di Bilancio. E’ quanto ha affermato nella prima giornata Federico Boschi Dg Energia del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica che ha chiarito come il fulcro della proposta sia nata in seno al tavolo di lavoro civile sui temi dell’efficienza energetica degli edifici.
”Avendo scarsità di risorse non possiamo permetterci di sprecarle e neanche di male indirizzarle," dando dei segnali non corretti. “Speriamo che il percorso si concluda con l'adeguamento e l'accoglimento della proposta che prevede di essere selettivi sia in termini di classi energetiche di edifici da incentivare sia in termini di tipologia di interventi per usare il meglio possibile i pochi soldi che abbiamo" ha concluso il Dg Energia del Mase.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - A conclusione dell’ultima riunione del Cipess, che ha visto la presenza del ministro Raffaele Fitto in procinto di lasciare il governo per assumere l’incarico di vicepresidente della Commissione europea, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a quanto si apprende, ha voluto ringraziare, a nome della Conferenza delle Regioni, il ministro uscente "per il grande lavoro svolto fin qui di concerto con tutte le Regioni".
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