Televisione

Andrea Giambruno e il mea culpa a Dritto e Rovescio: “Non sono quello dei fuori onda, dipinto come un mostro. Chiedo scusa alla mia famiglia”

Il giornalista torna su quanto accaduto a Striscia La Notizia 13 mesi fa, che ha portato alla separazione dalla premier Giorgia Meloni

Alla fine Andrea Giambruno parlò, ma non a “Belve” con Francesca Fagnani come sembrava fosse in un primo momento, ma in “casa” a Dritto e Rovescio su Retequattro. Questioni di liberatorie non concesse per andare ospite a Rai Due, come ha riportato Il Fatto Quotidiano. Durante l’intervista con Paolo Del Debbio il giornalista ha parlato del fuori onda mandato di “Striscia La Notizia” di 13 mesi fa, che ha portato alla separazione dalla premier Giorgia Meloni. “Chiedo scusa alle persone che hanno visto quel fuori onda – ha detto – e alla mia famiglia che tanto ha sofferto e avrei dovuto tutelare in modo diverso. Mi è dispiaciuto che si dipingesse Andrea come un mostro”.

Giambruno ha poi spiegato con un filo di commozione: “Ci ho messo credo due mesi a rivedere quell’estratto. La prima volta che l’ho visto non mi ci sono riconosciuto, ho provato imbarazzo per me stesso perché non sono così. Io non sono così sul luogo di lavoro, mi sono vergognato di me stesso. Rivedermi in quel fuori onda è stato un trauma”.

E poi un aneddoto: “Mentre ero sul divano con mia figlia, un ospite di una trasmissione mi ha definito ‘molestatore seriale’. Io non sono un molestatore, attenzione a come si utilizzano le parole. Questa esperienza mi ha fortemente ferito. Le persone coinvolte ne fuori onda sono persone che conosco da anni. Io continuo a fare sempre lo stesso lavoro. Con queste persone ho confuso un clima di amicizia con un clima di lavoro. È stato un errore e non lo rifarò più. Ho chiesto scusa ai colleghi e le hanno accettate perché sanno che persona sono. Tra le persone che mi sono rimaste più vicine c’è quella interessata al fuori onda, quindi evidentemente così mostro non sono”.

Infine: “C’è una famiglia che avrei dovuto tutelare e una donna che avrei dovuto proteggere in un determinato contesto e non ho protetto. Ne sto pagando quotidianamente le spese, forse in maniera eccessiva, ma avrei dovuto essere più attento e proteggere di più la mia famiglia in questa situazione. E non l’ho fatto. Io non sono un molestatore, attenzione a come si usano le parole. E sono tutto fuorché maschilista: a mia figlia dirò sempre di fidarsi degli uomini e di questa società, però con occhi aperti e la testa sulle spalle”.