Un guasto sta mandando in tilt i pagamenti digitali in tutta Italia anche tramite Pos, con carte di credito e debito e prelievi di contante anche se non per tutti i circuiti di pagamento. Un problema che ormai va avanti da giovedì. La causa è un disservizio legato alla rete di Worldline, la fintech francese attiva a livello globale nei servizi di pagamento e dei cui servizi si servono alcuni circuiti di pagamento utilizzati da diverse banche.

“I servizi di Worldline hanno risentito di problemi di connessione ai suoi data center in Italia, a causa di un’interruzione di servizio da parte di terzi”, ha fatto sapere la società in una nota spiegando che l’impatto “è principalmente localizzato in Italia, con alcuni effetti collaterali in altri mercati”. I disservizi sono iniziati intorno alle 11.25 di giovedì.

E Nexi – tra gli operatori interessati dai disservizi – ha comunicato che venerdì mattina il sistema non era ancora tornato a regime. Gli utenti, non segnalano invece problemi al circuito Mastercard o Visa, mentre a essere colpite sono state anche Bancomat e Pagobancomat. Worldline ha spiegato che il problema è stato causato da “lavori di installazione delle tubature del gas da parte delle autorità locali hanno danneggiato gravemente i cavi e la rete del nostro fornitore”.

L’operatore francese “ha comunicato che sta lavorando per identificare potenziali soluzioni alternative per riattivare i servizi, in attesa che l’infrastruttura fisica danneggiata venga ripristinata”, ha spiegato Nexi sottolineando di non aver “ricevuto ancora informazioni certe sulle tempistiche di risoluzione”. La Banca d’Italia sta monitorando le difficoltà operative.

“Questo disservizio ha generato gravi disagi per gli esercenti e i consumatori in tutta Italia mettendo in luce la fragilità di un sistema che, dipendendo da un unico provider, risulta altamente vulnerabile”, sottolinea Fipe-Confcommercio chiedendo di “introdurre un sistema di responsabilità che preveda anche risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti” perché “garantire l’affidabilità dei sistemi di pagamento digitale è cruciale” visto l’obbligo di accettare pagamenti digitali che valgono in media circa 1,2 miliardi di euro al giorno.

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