Dici elettrico e pensi a Tesla. In realtà, senza inseguire mode o status symbol – piuttosto costosi – anche in Europa, via Giappone, c’è la possibilità di dimostrare che esistono prodotti elettrici con un senso compiuto, senza per questo andare sulla luna o rischiare la bancarotta. Provate a mettervi al volante almeno una volta della […]
Dici elettrico e pensi a Tesla. In realtà, senza inseguire mode o status symbol – piuttosto costosi – anche in Europa, via Giappone, c’è la possibilità di dimostrare che esistono prodotti elettrici con un senso compiuto, senza per questo andare sulla luna o rischiare la bancarotta.
Provate a mettervi al volante almeno una volta della Nissan Ariya, ad esempio. Cioè il modello tutto elettrico della casa che appena due anni dopo la Tesla Roadster, era il 2010, ha cominciato a produrre la Leaf, l’elettrica più venduta nella storia dell’automobile. Avrete la netta sensazione di aver guidato il futuro nel presente.
Una sorta di navicella spaziale con quella plancia avvolgente e tecnologicamente raffinata con materiali ultraleggeri e di qualità nella parte superiore, con l’effetto legno che ben si sposa con i tasti touch del pannello comandi incastonati nella parte inferiore della plancia e il doppio display da 12,3”. Un futuro che è già presente e che viaggia a braccetto con quella sensazione di avere una dimensione spazio tempo dilatata, visto che il comfort non è un valore aggiunto, bensì il caposaldo filosofico per la creazione di un nuovo rapporto tra chi guida e la vettura stessa.
Insomma, Nissan Ariya anticipa i tempi e anche di tanto, con quel suo essere suv coupé da 4,59 metri di lunghezza (figlio della piattaforma CMF-EV di Renault) quindi in pieno segmento C, affusolato dall’anteriore al posteriore – con tanto di spoiler sul tetto – e due linee che la attraversano in maniera leggera e aerodinamica in entrambe le fiancate. Un fascino estetico che fa molto Blade Runner, e si ritrova ancora più nettamente negli interni, che sembrano un salotto hi-tech.
Il valore aggiunto di Ariya, tuttavia, sta nel doppio cuore elettrico nel quale viene proposta con due pacchi batteria da 63 o 87 kWh e nelle varianti a due e quattro ruote motrici, quella che abbiamo guidato. Nel primo caso abbiamo una potenza di 217 cv con il motore asincrono anteriore, nel secondo i cavalli salgono a 306. Ma, al netto della velocità – da ferma arriva a 100 km/h in 5”7 – quello che stupisce è la trazione integrale e-4orce, composta da due motori elettrici, uno per ogni asse: il comportamento di tutto il sistema è gestito da una centralina che regola la forza motrice e l’azione del freno sulle quattro ruote. Questo consente di reagire ai cambi di aderenza in un decimillesimo di secondo. Anche questo, qualcosa di futuribile per quanto reale rispetto ai 4×4 meccanici. Inoltre, Ariya sfrutta la frenata rigenerativa suddivisa sui due motori, per ridurre anche il beccheggio e questo diventa un valore aggiunto nel comfort di marcia. Il corpo vetture infatti è completamente stabili in ogni condizione, anche sul fondo ghiacciato e in caso di rallentamenti e conseguenti stop improvvisi.
E l’ansia da autonomia e ricarica? Quella va gestita, per carità. Ma diciamo che con Nissan Ariya è un po’ più agevole. Intanto, perché nella versione con batteria da 87 kWh, la percorrenza può arrivare fino a 500 km. E poi, lo abbiamo verificato di persona, utilizzando una colonnina rapida si ottiene un’autonomia di 300 km in circa 30 minuti (40’ per passare da 20 all’80%). Accetta fino a 22 kW dalle colonnine a corrente alternata e fino a 130 kW da quelle ad alta velocità a corrente continua HPC. Insomma, è una vettura che si può guidare tutti i giorni, anche se di certo è meglio disporre di un garage con wall box.
Tralasciando l’ormai conosciuto e-Pedal che consente di accelerare e frenare usando il solo pedale dell’acceleratore, Nissan Ariya è davvero un contenitore di tecnologia fondato su ProPilot di ultima generazione dotato di Navi-link e di unaserie di ADAS che agevolano e di molto la guida. Dal mantenimento dell’auto all’interno della propria corsia di marcia, a quella distanza di sicurezza rispetto al veicolo che la precede, per non parlare della possibilità di adattare automaticamente la velocità ai limiti evidenziati sulla segnaletica verticale, anche nelle curve o sulle rampe autostradali. Utilissimo poi il sistema della frenata d’emergenza in caso di veicolo in arrivo nascosto dal dall’angolo cieco, caso decisamente frequente in retromarcia. Altro fondamentale ausilio al conducente è il sistema di gestione dell’energia, cioè il Battery Manager che permette di verificare lo stato della batteria, gestire la ricarica da remoto e localizzare i punti disponibili.
Con così tante variabili e possibilità di allestimenti tra batterie e trazione, i prezzi variano dai 42.500 euro dell’allestimento base Engage con la batteria più piccola e trazione anteriore ai 68.350 della batteria più potenze e trazione integrale e-4orce in allestimento Evolve. Recentemente, poi, Nissan ha introdotto la versione sportiva Nismo da 435 cv (320 kW) e 600 Nm di coppia che supera i 70.000 euro.