Nonostante la lotta per il mondiale piloti di F1 sia finita, Max Verstappen e Lando Norris continuano ad accusarsi a distanza. L’olandese ha evidenziato a più riprese di aver mascherato i limiti intravisti su una Red Bull non formidabile nel 2024. Secondo il De Telegraaf, durante le celebrazioni per il quarto titolo a Las Vegas, il campione del mondo si è detto sicuro che avrebbe vinto più facilmente il Mondiale se avesse guidato la McLaren, etichettata dopo l’estate come la vettura più veloce. Un’affermazione che non è andata giù a Norris, il quale ha replicato in maniera piuttosto seccata all’olandese tramite i media presenti in Qatar, sede del penultimo Gran Premio stagionale.
“Max avrebbe dovuto fare il comico o qualcosa di simile. Può dire quello che vuole, ma non sono assolutamente d’accordo”, ha dichiarato il britannico senza troppi giri di parole. Norris si è giustificato analizzando il lavoro di Verstappen, cosciente anche della netta superiorità mostrata rispetto a Sergio Perez sull’altra Red Bull: “Mi tolgo il cappello per quello che Max riesce a fare. Deve svolgere tutto il lavoro da solo. Non ha qualcuno con cui confrontarsi per lo sviluppo della macchina. I dati non sono così preziosi se manca qualcuno capace di performare allo stesso livello. Contemporaneamente Verstappen non ha pressione. Non deve cercare di battere un compagno di squadra impegnativo. Questo dà una certa comodità”. Una situazione con cui il britannico non ha familiarità a causa dell‘ottimo livello raggiunto da Oscar Piastri: “In un certo senso mi piace avere un po’ di pressione perché consente di ottenere un livello molto alto”.
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La Redazione
Potenza, 29 nov. (Labitalia) - ''Siamo all'avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell'automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennale dell'Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte rapide e nuove alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi, come sottolineato nel rapporto Draghi''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha partecipato a Monza alla conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance, Ara), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa.
L'Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del ''Green deal europeo'', rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. La Basilicata (con lo stabilimento Stellantis e il polo dell'auto di Melfi) è tra le otto regioni italiane della rete a cui si aggiungono altre 27 in Europa. Bardi ha presentato la situazione lucana, ribadendo ''l'impegno a tutelare l'occupazione dei lavoratori Stellantis e dell'indotto di Melfi'' e soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell'automotive, a partire dall'approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l'investimento Stellantis sull'impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi.
Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al Ministero del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell'indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al Ministero del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell'Area di crisi complessa di Melfi. Quindi Bardi ha fatto appello al Governo nazionale ''a porre in essere azioni per modificare l'attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 innalzandoli di dieci punti percentuali''. Per il settore auto è in atto una transizione molto complessa: dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di anidride carbonica e si teme un altro calo di produzione in Europa.
Potenza, 29 nov. (Labitalia) - ''Siamo all'avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell'automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennale dell'Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte rapide e nuove alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi, come sottolineato nel rapporto Draghi''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha partecipato a Monza alla conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance, Ara), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa.
L'Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del ''Green deal europeo'', rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. La Basilicata (con lo stabilimento Stellantis e il polo dell'auto di Melfi) è tra le otto regioni italiane della rete a cui si aggiungono altre 27 in Europa. Bardi ha presentato la situazione lucana, ribadendo ''l'impegno a tutelare l'occupazione dei lavoratori Stellantis e dell'indotto di Melfi'' e soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell'automotive, a partire dall'approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l'investimento Stellantis sull'impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi.
Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al Ministero del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell'indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al Ministero del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell'Area di crisi complessa di Melfi. Quindi Bardi ha fatto appello al Governo nazionale ''a porre in essere azioni per modificare l'attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 innalzandoli di dieci punti percentuali''. Per il settore auto è in atto una transizione molto complessa: dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di anidride carbonica e si teme un altro calo di produzione in Europa.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - La Qatar Investment Authority (QIA) acquisirà una "sostanziale quota di minoranza" della Sauber Holding AG, il futuro team di Formula Uno di Audi, ha affermato la casa automobilistica tedesca in una dichiarazione. "L'investimento di QIA fornirà una consistente iniezione di capitale e aprirà la strada all'aumento delle infrastrutture e alla crescita del team, posizionando il team per un successo a lungo termine in Formula 1", ha affermato Audi. Secondo i resoconti dei media, QIA ha acquisito quasi il 30% del team, che continuerà a correre con il nome Sauber l'anno prossimo con il pilota tedesco Nico Hülkenberg e il brasiliano Gabriel Bortoleto.
Audi sarà in griglia dal 2026, quando entreranno in vigore le nuove normative sulle principali unità di potenza, che vedranno una maggiore potenza delle batterie e l'uso di carburanti sostenibili al 100%. "L'investimento di QIA riflette la fiducia e la sicurezza che l'Audi F1 Project ha già raccolto, sottolineando l'impegno incrollabile di Audi nei confronti dell'iniziativa. Questo capitale aggiuntivo accelererà la crescita del team e rappresenta un'altra pietra miliare nella nostra strategia a lungo termine", ha affermato Gernot Döllner, Ceo di Audi AG.
Il Qatar è da tempo il terzo azionista principale della società madre di Audi, Volkswagen, tramite una holding, e il paese è anche uno dei principali sponsor di Formula 1 con la compagnia aerea Qatar Airways. Il fatto che i team di F1 stiano attirando l'interesse degli investitori non è una novità. L'anno scorso, Alpine ha venduto il 24% del team per 200 milioni di sterline a un gruppo di investitori, tra cui l'attore Ryan Reynolds, il golfista Rory McIlroy e la star della NFL Patrick Mahomes. Mercedes, nel frattempo, ha tre proprietari, ciascuno con un terzo delle azioni: Daimler AG, i produttori chimici Ineos e il team principal Toto Wolff.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - "Maria Rosaria Boccia mi ha querelato. Se sono preoccupato? Ma per carità, è una cosa ridicola, mi viene da ridere, anche perché non capisco dove sia l'offesa". A dirlo all'Adnkronos è Vittorio Feltri, annunciando che Boccia, l'ex assistente dell'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha sporto querela nei suoi confronti. Feltri spiega la vicenda: "Ero ospite tempo fa al programma 'L'Aria Che Tira', e Parenzo (il conduttore, ndr) mi chiede se avevo conosciuto la Boccia. Gli dico sì, che l'ho incontrata al ristorante con Sangiuliano, e che lui me l'ha presentata come sua amica, non certo come la sua tro*a. Ho dunque negato che lo fosse, quale sarebbe l'offesa?", dice Feltri.
Che ammette di essere stato colto un po' di sorpresa dal gesto dell'imprenditrice di Pompei: "Se me lo aspettavo? Certo che no, ma mi sono fatto una risata - spiega il direttore editoriale de 'Il Giornale' - Affronto volentieri anche il processo, sarà divertente in aula. Sinceramente, una cosa così scema non mi è mai capitata". E sulla Boccia, scandisce: "Lei confonde la notorietà con la popolarità, e quindi cerca di essere sempre menzionata, di andare sui giornali, di andare in tv, le piace da morire. Certo che ad aver scelto me per questa sua cosa, penso che abbia perso in partenza", conclude ironico Feltri.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Il confronto pubblico sulle opportunità ambientali ed economiche per la decarbonizzazione nella riqualificazione energetica degli edifici, offerte da tecnologie diverse come le caldaie a gas e le pompe di calore elettriche è essenziale per dare concretezza al concetto di neutralità tecnologica. La sessione mattutina della XVI Conferenza Nazionale per l’Efficienza energetica degli Amici della Terra sul tema “Edifici efficienti” ha visto importanti interventi sia di realtà della filiera del gas come Assotermica, Proxigas e Assogasliquidi-Federchimica, che della filiera delle pompe di calore elettriche come Assoclima, Daikin Mitsubishi e Olimpia Splendid. Nel corso della mattinata sono stati presentati due studi, quello realizzato da Rse con Marco Borgarello Head Energy Efficiency research group dell’ente su “Costi dell’energia elettrica e politiche per l’elettrificazione dei consumi dell’energia” e quello di Bip Consulting sulla “Decarbonizzazione dei consumi termici nel residenziale” illustrato da Giuseppe Lo Rubio, presidente Assotermica.
I due studi presentano scenari diversi del ruolo di queste tecnologie nella decarbonizzazione degli edifici per rispettare gli obiettivi della nuova direttiva Epbd. Gli interventi hanno affrontato sia il tema del futuro delle detrazioni fiscali sia delle misure necessarie per superare le attuali criticità come ad esempio l’alto costo dell’energia elettrica nel residenziale. “Solo con un approccio di neutralità tecnologica, chiarendo fino in fondo le differenze dei dati si può effettuare la scelta politica migliore” ha dichiarato Monica Tommasi Presidente degli Amici della Terra. “Siamo orgogliosi di avere offerto un terreno concreto di dibattito e confronto. Un dialogo che deve continuare perchè queste differenze si possono capire solo tramite un confronto pubblico in cui fare scelte consapevoli” conclude la Presidente Tommasi.
Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica ha ricordato: “Autorevoli ricerche come quella sulla “Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali” realizzata da BIP confermano la necessità di incentivare gli investimenti per accelerare il passaggio dalle tradizionali caldaie, alle più moderne ed efficienti caldaie a condensazione, certificate per essere alimentate a gas rinnovabili. Il Bio-GPL, anche in miscela con il Dme rinnovabile, può infatti giocare un grande ruolo nell’impegnativa partita della decarbonizzazione dei consumi domestici a costi contenuti e rappresentare – in questo modo – un’opzione sostenibile per l’industria, per i lavoratori ma anche per i cittadini, scongiurando il pericolo della povertà energetica”.
Lo stesso Franco Cotana Ad Rse intervenuto oggi nel corso dei lavori ha ribadito l’importanza di un approccio multidisciplinare e multi tecnologico. Intanto l'attenzione agli incentivi di efficienza energetica c’è. La proposta di riforma delle detrazioni fiscali per aumentare l'efficacia al fine di migliorare l’efficienza energetica negli edifici ha ancora una possibilità di entrare nella Legge di Bilancio. E’ quanto ha affermato nella prima giornata Federico Boschi Dg Energia del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica che ha chiarito come il fulcro della proposta sia nata in seno al tavolo di lavoro civile sui temi dell’efficienza energetica degli edifici.
”Avendo scarsità di risorse non possiamo permetterci di sprecarle e neanche di male indirizzarle," dando dei segnali non corretti. “Speriamo che il percorso si concluda con l'adeguamento e l'accoglimento della proposta che prevede di essere selettivi sia in termini di classi energetiche di edifici da incentivare sia in termini di tipologia di interventi per usare il meglio possibile i pochi soldi che abbiamo" ha concluso il Dg Energia del Mase.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - A conclusione dell’ultima riunione del Cipess, che ha visto la presenza del ministro Raffaele Fitto in procinto di lasciare il governo per assumere l’incarico di vicepresidente della Commissione europea, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a quanto si apprende, ha voluto ringraziare, a nome della Conferenza delle Regioni, il ministro uscente "per il grande lavoro svolto fin qui di concerto con tutte le Regioni".
Milano, 29 nov. (Adnkronos) - Sono due anni che Liliana Segre chiede giustizia. Nell'autunno del 2022, la senatrice a vita ha presentato una denuncia in procura a Milano che ha portato all'apertura di un'inchiesta, affidata al pm Nicola Rossato, sugli hater che l'hanno insultata sui social. Minacce e diffamazione aggravata dall'istigazione all'odio razziale i reati ipotizzati.
Se gli insulti di sconosciuti tutt'ora proseguono contro la donna che è riuscita a sopravvivere al campo di concentramento di Auschwitz, non c'è ancora - a quanto risulta da una recente richiesta di accesso agli atti del legale - una chiusura indagine. Sebbene i termini per le indagini siano scaduti, la procura non ha stabilito né eventuali responsabilità - il fascicolo è ancora contro ignoti, a dire della difesa - né ha deciso per l'archiviazione. Il danno in questo caso è duplice: gli insulti social proseguono e chi ha chiesto giustizia resta a bocca asciutta.
Un altro fascicolo (più recente), affidato a un altro pm di Milano, ha invece portato ad alcune iscrizioni dopo una nuova denuncia di Liliana Segre.
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