“A me non frega delle battute che mi vengono rivolte perché sono abituato a essere dileggiato dal sistema mediatico, dai miei avversari che ci ostacolano tutti i giorni perché diamo fastidio. Il fatto che Grillo faccia queste battute ci sta, io ho un’altra responsabilità, quella di guidare una comunità e guardanti avanti, alle nostre battaglie”. Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, intervenendo agli Stati generali della ripartenza, a Bologna. “Nel momento in cui ci viene detto: ‘No, andatevene da un’altra parte‘, io rispondo: ‘Ma dove dobbiamo andare?’ Questa casa è degli iscritti“, aggiunge.

“Il risultato del garante ha sorpreso anche me. È la democrazia, dobbiamo prenderne atto. Adesso viene fuori che i suoi seguaci stanno predicando di non votare, ma se eserciti la clausola che ti conferisce il potere che è fuori dal tempo di rivotare, non è una contraddizione? Il tutto perché? Per dimostrare che si è sopraelevati, rispetto a cosa? Non è Conte, è la comunità degli iscritti, non puoi dire a tutti gli iscritti di trovarsi un’altra casa. Non dovevi fare un partito, sei stato rivoluzionario a fare questo processo, ma una volta fatto ti devi render conto che non hai costituito una fondazione familiare, ma un movimento politico che non appartiene a me, a lui, a un terzo, ma agli iscritti”, conclude Conte.

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