Testimonianza intensa quella della dottoressa Tanya Haj-Hassan, pediatra statunitense specializzata in terapia intensiva e medico istruttore per Medici Senza Frontiere, all’Onu nella Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Haj-Hassan, infatti, è rientrata da poco da Gaza, dove ha prestato servizio diverse volte negli ultimi 14 mesi, cioè dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. “Là ho visto il preludio della fine dell’umanità” ha detto la dottoressa, parlando di massacri, famiglie distrutte, bambini senza più genitori e riportando i racconti dei medici ancora impegnati nei pochi ospedali rimasti in piedi. “Il precedente che si è creato a Gaza si diffonderà ovunque nel mondo, simbolo della scomparsa dello stato di diritto. Se la solidarietà con i vostri simili non è una ragione valida per agire, pensate a come questa cosa potrebbe diffondersi. Dovrebbe essere spaventoso per chiunque”. Haj-Hassan si è interrotta più volte per via della commozione e ha concluso il proprio intervento chiedendo all’assemblea: “Cosa stiamo rischiando?”.
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