Scienza

L’asteroide 2020 XR “saluterà” la Terra. L’astrofisico Gianluca Mas: “Un passaggio in tutta sicurezza”

Nessun pericolo, nessuna preoccupazione perché ci sono 2.2 milioni di chilometri, quasi sei volte la distanza media della Luna. Ma per le distanze spaziali possiamo parlare di asteroide che si prepara a salutare la Terra, anche se da molto lontano. Si chiama 2020 XR e il suo passaggio è previsto alle 6,27 italiane del 4 […]

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Nessun pericolo, nessuna preoccupazione perché ci sono 2.2 milioni di chilometri, quasi sei volte la distanza media della Luna. Ma per le distanze spaziali possiamo parlare di asteroide che si prepara a salutare la Terra, anche se da molto lontano. Si chiama 2020 XR e il suo passaggio è previsto alle 6,27 italiane del 4 dicembre 2024. “Un passaggio in tutta sicurezza, dunque, ma che rappresenta comunque un evento interessante”, osserva l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope.

Fra tutti gli asteroidi potenzialmente pericolosi ad oggi conosciuti che transiteranno nei pressi della Terra nei prossimi dodici mesi, 2020 XR è quello che arriverà più vicino. Viene considerato potenzialmente pericoloso qualsiasi asteroide dal diametro superiore a 140 metri e che sia capace di avvicinarsi all’orbita terrestre entro 7.5 milioni di chilometri.

L’asteroide 2020 XR ha un diametro stimato tra 290 e 650 metri ed è stato scoperto esattamente 4 anni prima di questo passaggio, il 4 dicembre 2020 dal programma di osservazione dell’Università delle Hawaii Panstarrs (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System). “Al momento del passaggio ravvicinato – osserva Masi – l’asteroide non sarà visibile dall’Italia, sia per l’orario diurno che per la sua posizione nel cielo, che favorisce l’emisfero australe. Tuttavia, poche ore prima, esso sarà osservabile anche dal nostro Paese”. Il Virtual Telescope Project ha in programma un’osservazione in diretta la sera del 3 dicembre, a partire dalle ore 19.30, quando l’asteroide sarà prossimo alla minima distanza dalla Terra e al massimo di luminosità apparente.