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Mangia uno snack alle noci e va in coma vegetativo. La madre: “Ci siamo scambiati messaggi disperati quando si è sentito male. Sono distrutta”

Invervistata al Sunday Times, la madre Louise Cadman ha raccontato le gravi condizioni del figlio: “È in grado di aprire gli occhi e respirare autonomamente, ma non è in grado di comunicare”

di Christian Brugnoli
Mangia uno snack alle noci e va in coma vegetativo. La madre: “Ci siamo scambiati messaggi disperati quando si è sentito male. Sono distrutta”

Una madre ha rivelato i messaggi disperati con il figlio, dopo che si era accorto di aver mangiato uno snack che conteneva un alimento a cui era fortemente allergico. Louise Cadman, 56 anni, ha esortato suo figlio George, 25 anni, a chiedere immediatamente aiuto dopo aver iniziato a sentirsi male. Il ragazzo è dovuto correre rapidamente a casa perché non aveva con sé la l’adrenalina prescritta. Non aveva mai sofferto un attacco così serio in precedenza. Nonostante i paramedici abbiano praticato la rianimazione cardiopolmonare, a due mesi di distanza, George si trova in stato vegetativo in ospedale e la sua famiglia teme che non si riprenderà.

La madre ha raccontato la straziante disavventura del figlio per sensibilizzare l’opinione pubblica su come persone con allergie alimentari anche lievi, possano ammalarsi in modo catastrofico. Il 20 settembre, George ha comprato un sacchetto di salame “saucisson sec” a Sidcup, nel sud-est di Londra. Il ragazzo, dopo averlo mangiato, ha inviato un messaggio a sua madre per dirle che era molto buono. Pochi secondi dopo però, le ha scritto un altro messaggio: “Ca**o, contengono delle noci”. Il ragazzo aveva completamente ignorato la scritta “with walnuts”, che appunto significa “con noci”.

La madre ha continuato il racconto, spiegando che a George, all’età di cinque anni, gli era stata diagnosticata una lieve allergia alla frutta secca, che comprende anacardi, noci e mandorle. La signora Cadman, dopo la reazione allergica del figlio, molto preoccupata, gli aveva scritto una serie di messaggi in cui gli chiedeva se stesse bene e lo esortava a rivolgersi ad un medico. George è corso velocemente a casa, dove il marito Joe Nolan, di 25 anni, gli ha somministrato la sua EpiPen. Purtroppo però, il ragazzo è andato in arresto cardiaco e il suo cervello è stato privato di ossigeno per 26 minuti, causandogli gravi danni cerebrali. Attualmente, George si trova in stato vegetativo nell’unità di riabilitazione del Northwick Park Hospital di Harrow, a nord-ovest di Londra.

Intervistata al Sunday Times, Louise Cadman ha raccontato le condizioni del figlio: “È in grado di aprire gli occhi e respirare autonomamente, ma non è in grado di comunicare. La notizia ci ha distrutti. Non posso sopportare il pensiero che questo accada a un’altra famiglia”. Ha anche spiegato che la sua prima reazione allergica avvenne da bambino, dopo aver mangiato una conchiglia di cioccolato della Guyana a casa dei nonni. “Ha sempre fatto del suo meglio per evitare le noci, ma avuto dei lievi attacchi in 15 occasioni. – ha spiegato la signora Cadman – Ogni volta i sintomi si sono attenuati con l’assunzione di compresse antistaminiche e non ha mai usato la sua EpiPen”.

George si era laureato in pianificazione, progettazione e gestione urbana all’University College di Londra due settimane prima della forte reazione allergica e stava risparmiando per studiare un master.

Sperando che parlare dell’esperienza che ha cambiato la vita di suo figlio possa aiutare a prevenire tragedie simili, la signora Cadman ha concluso l’intervista: “Se hai un’allergia, può passare da un attacco relativamente lieve a uno fatale. Questo è un periodo dell’anno in cui le persone provano nuovi cibi, mangiano fuori e vanno a casa di altri, e forse diventano compiacenti come è successo a George”.

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