Cronaca

Padova, coppia affita un b&b e non va più via. I proprietari: “Noi insultati e minacciati, loro rubano luce e gas ai vicini”

L’incubo peggiore di qualsiasi proprietario di casa dedito agli affitti brevi. Stavolta, per i turisti, il soggiorno è più lungo del previsto: la coppia di inquilini non sloggia più. Anzi raddoppia, accogliendo in casa una decina di familiari, bambini piccoli e parenti. Accade in un appartamento alla periferia di Padova, in via Pontevigodarzere, secondo il […]

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L’incubo peggiore di qualsiasi proprietario di casa dedito agli affitti brevi. Stavolta, per i turisti, il soggiorno è più lungo del previsto: la coppia di inquilini non sloggia più. Anzi raddoppia, accogliendo in casa una decina di familiari, bambini piccoli e parenti. Accade in un appartamento alla periferia di Padova, in via Pontevigodarzere, secondo il racconto del Corriere del Veneto.

Ecco il racconto dei proprietari, tutelati dall’anonimato: in principio, “sembrava una famiglia normale”. Alla scadenza del soggiorno, però, trascorsi i quattro giorni, i locatari “non hanno dato segno di volersene andare” e “quando abbiamo insistito perché lasciassero l’appartamento ci hanno anche minacciato e insultato, dicendo che avevano deciso di occuparci la casa“. Stando ai proprietari dell’immobile, gli abusivi avrebbero ostentato sicurezza, “che la legge sarebbe stata dalla loro parte, da quella degli ‘zingari'”.

I padroni di casa non si sono lasciati intimidire e hanno sporto denuncia ai carabinieri. Le autorità hanno subito provveduto allo sgombero, una serratura nuova ha sostituito la vecchia per impedire nuovi abusi. Ma dopo appena qualche ora, la coppia sgomberata ha forzato l’ingresso ed è tornata in casa. “Non solo sono rientrati ma si sono anche allacciati abusivamente alle forniture di luce, acqua e gas degli altri inquilini. Da quel momento non se ne sono più andati”, il resoconto dei proprietari. Le forze dell’ordine hanno spiegato che la denuncia non basta a sgomberare un alloggio. La segnalazione è giunta in Procura, ai magistrati spetta la mossa successiva.