Prima giornata di sciopero alla Volkswagen in quella che i sindacati hanno affermato che potrebbe essere “la battaglia contrattuale collettiva più dura che l’azienda abbia mai conosciuto”. Tutti i dipendenti sono stati infatti chiamati a sospendere il lavoro ad oltranza per opporsi alle migliaia di tagli di posti previsti dal gruppo. Volkswagen ipotizza di chiudere tre stabilimenti su dieci in Germania e di licenziare fino a 15mila persone, rompendo una “pace” con i lavoratori che mai era stata messa così a rischio nel dopoguerra. I lavoratori hanno proposto al gruppo una riduzione dei salari del 10% per scongiurare tagli e chiusure ma la casa automobilistica, per ora, non ha acconsentito.
“Gli scioperi di avvertimento inizieranno lunedì in tutte le fabbriche”, aveva avvertito domenica Thorsten Gröger, negoziatore del sindacato dei metalmeccanici tedeschi Ig Metall. Il periodo di dialogo sociale che la Germania ritiene obbligatorio si è infatti chiuso per 120mila dipendenti del marchio alla mezzanotte di venerdì con un muro contro muro. A favore dei dipendenti gioca la struttura di governance del gruppo. Metà dei posti nel consiglio di sorveglianza sono occupati da rappresentanti dei lavoratori e altri dai rappresentanti del land della Bassa Sassonia, tutt’altro che insensibili ad una possibili crisi occupazionale.
In un discorso ai dipendenti in sciopero, la responsabile del comitato aziendale della Volkswagen, Daniela Cavallo, ha chiesto che non siano solo i dipendenti a dover ammortizzare il peso della crisi aziendale. “Chiediamo che ognuno faccia la sua parte. Anche il consiglio di amministrazione. E anche dal lato degli azionisti“, ha detto Cavallo, come riporta la rivista tedesca Der Spiegel.
Secondo le informazioni, Cavallo avrebbe attaccato verbalmente gli azionisti e il consiglio d’amministrazione. L’importo “che i nostri principali azionisti Porsche e Piëchhanno ricevuto in dividendi solo dal 2014” corrisponde all’importo che una persona potrebbe ricevere se “diventasse milionario alla lotteria ogni settimana per tutta la vita”. Per raggiungere tale importo, un lavoratore specializzato dovrebbe lavorare per circa 100mila anni, ha commentato ancora Cavallo, ricordando che “Volkswagen è stata recentemente un’enorme macchina da profitto“. Cavallo ha elogiato il fatto che lo Stato della Bassa Sassonia, in qualità di azionista, ha già indicato che nella situazione attuale potrebbe rinunciare al dividendo.
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La Redazione
Parma, 2 dic (Adnkronos) - “L'agricoltura rigenerativa per noi è guardare all'ecosistema totale, non solo a un prodotto, quindi la salute e la salubrità di un prodotto racconta la salute e la salubrità dell'ecosistema dove vive questo prodotto agricolo”. Sono le parole di Marta Galimberti titolare di Cascina Bagaggera, una dei due vincitori della prima edizione del Premio 'The Good Farmer Award', promosso dal Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Situata nel cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, nella Brianza Lecchese, l'azienda nasce nel 1995, grazie ai genitori di Marta. Dal 2017 lavora per rendere la Cascina un’azienda economicamente sostenibile. Oggi Cascina Bagaggera possiede 25 ettari, un agriturismo con B&B e uno spaccio dei prodotti aziendali. “Ci vuole la consapevolezza che un'azienda agricola vive e sussiste su un territorio - ha continuato Marta Galimberti - e quindi noi dobbiamo prenderci cura del territorio partendo dalla terra, il vegetale, l'animale e l'essere umano per poter poi creare una comunità più consapevole”.
Parma, 2 dic (Adnkronos) - “L'agricoltura rigenerativa per noi è guardare all'ecosistema totale, non solo a un prodotto, quindi la salute e la salubrità di un prodotto racconta la salute e la salubrità dell'ecosistema dove vive questo prodotto agricolo”. Sono le parole di Marta Galimberti titolare di Cascina Bagaggera, una dei due vincitori della prima edizione del Premio 'The Good Farmer Award', promosso dal Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Situata nel cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, nella Brianza Lecchese, l'azienda nasce nel 1995, grazie ai genitori di Marta. Dal 2017 lavora per rendere la Cascina un’azienda economicamente sostenibile. Oggi Cascina Bagaggera possiede 25 ettari, un agriturismo con B&B e uno spaccio dei prodotti aziendali. “Ci vuole la consapevolezza che un'azienda agricola vive e sussiste su un territorio - ha continuato Marta Galimberti - e quindi noi dobbiamo prenderci cura del territorio partendo dalla terra, il vegetale, l'animale e l'essere umano per poter poi creare una comunità più consapevole”.
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - Dopo il Consiglio europeo di dicembre, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, volerà in Finlandia per prendere parte, su invito del primo ministro finlandese Petteri Orpo, al primo Vertice 'Nord-Sud'. Si tratta di un Vertice a quattro che doveva svolgersi lo scorso aprile, ma per motivi di agenda è stato rimandando e fissato il 21-22 dicembre, a ridosso del Consiglio europeo di Bruxelles. Obiettivo del Vertice, che avrà luogo in Lapponia e a cui parteciperanno il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, è quello di discutere - in un formato innovativo e capace di riflettere sensibilità trasversali a livello europeo - le principali sfide di sicurezza con cui si confronta l’Unione Europea nell’attuale quadro internazionale.
Il programma prevede sabato 21 dicembre due sessioni, la prima, nel corso della mattinata, dedicata al contesto di sicurezza europeo e la seconda, nel corso del pomeriggio, con un focus sul fenomeno migratorio. Nella mattinata di domenica 22 dicembre è prevista un’ultima sessione di lavoro per discutere dei possibili seguiti operativi del Vertice e dell’eventualità di sviluppare ulteriormente il formato 'Nord-Sud'.
Roma, 2 dic. - (Adnkronos) - "Rispetto ai piani fin qui noti del Gruppo Stellantis" presentati da Carlos Tavares, che ieri si è dimesso, "Anfia ha sempre avanzato due richieste: la possibilità razionale di incrementare i volumi produttivi di autoveicoli in Italia – che oggi rappresentano meno del 10% della produzione globale del Gruppo - e un maggior coinvolgimento della componentistica italiana". Lo sottolinea all'Adnkronos Roberto Vavassori, Presidente ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), spiegando che "queste due richieste non cambiano e ci aspettiamo di proseguire l’interlocuzione continuativa fin qui portata avanti con il Gruppo".
"Tutta la filiera italiana della componentistica sta soffrendo molto l’attuale crisi ed è importante ampliarne la possibilità di utilizzo. Per questo - conclude Vavassori - c'è da parte nostra il massimo desiderio di collaborare con il successore di Carlos Tavares".
Palermo, 2 dic. (Adnkronos) - "Caltanissetta e San Cataldo vittime e ostaggio della prepotenza e condotta illecita di soggetti tra cui un parlamentare. Comprendo l’esasperazione dei sindaci, ma nessuno può aver l’ardire di vantare un diritto di prelazione e proprietà sull’acqua di Ancipa. Deve vincere il buon senso e il rispetto delle leggi e non la prepotenza. Qualsiasi interruzione della fornitura di Ancipa, come scritto formalmente e istituzionalmente, sarà oggetto di una azione ferma e decisa financo le barricate". Così il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, sulla siccità in Sicilia.
Milano, 2 dic. (Adnkronos) - Il corpo di Ramy Elgaml, il 19enne morto nel quartiere milanese Corvetto mentre in sella a uno scooter, guidato da un amico, fuggiva dai carabinieri, è stato restituito alla famiglia che potrà decidere quando procedere con la sepoltura. L'appofondimento tossicologico, richiesto dalla procura anche sul coetaneo alla guida, è stato completato e ora si attendono i risultati che, insieme a quelli dell'autopsia e della dinamica dell'incidente, potranno fare chiarezza sulla morte che ha provocato una reazione 'popolare' nel quartiere a sud-est della città.
Sul tavolo del procuratore Marcello Viola, co assegnatario del fascicolo insieme al pm Mauro Cirigliano, c'è una prima informativa della Polizia locale con le foto del luogo dell'incidente, tra via Ripamonti e via Quaranta, e i rilievi iniziali sullo scooter e sulla gazzella dei carabinieri. I primi risultati non mostrano evidenze: sull'auto dei militari non ci sono segni della vernici del mezzo a due ruote. La morte di Ramy, dovuta alla lesione dell'aorta, che ha portato all'emorragia interna, è probabilmente riconducibile all'"impatto" con "il palo semaforico" presente all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta.
La procura potrebbe disporre una consulenza cinematica per fornire ulteriori elementi rispetto alla velocità e all'esatta traiettoria di scooter e auto. Solo una telecamera pare mostri, in modo non nitido, la scena avvenuta la notte tra il 23 e il 24 novembre scorso, non risultano invece testimoni. Intanto, migliora lo stato di salute del giovane alla guida - ricoverato all'ospedale San Carlo - ma "non è ancora in condizioni di rispondere" fanno sapere gli inquirenti. Sia lui, su cui pende un'ordinanza di arresti ai domiciliari per resistenza, che il carabiniere alla guida dell'auto di servizio risultano indagati per omicidio stradale.
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - “La peggiore cosa è assuefarsi a notizie che invece dovrebbero vedere una reazione da parte delle istituzioni e di chi governa. La puntata di ieri di Report su Rai 3 ha messo in luce le modalità con cui il ristorante ‘El Camineto’ sia stato rilevato da Flavio Briatore e Dimitri Kunz, compagno della ministra Daniela Santanchè”. Lo dice il coportavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
“Le quote di Briatore, pari ad un valore di 50 mila euro, sono state vendute con una plusvalenza di 150 mila euro allo stesso Dimitri Kunz e ad Andrej Toporov, un imprenditore Kazako, socio in affari dell’oligarca russo Kharitonin amico di Vladimir Putin. Il terreno e la baita dove si svolge l’attività del ‘El Camineto’ è di proprietà dell’oligarca russo Kharitonin, che riceve dalla società di Dimitri Kunz e Andrej Toporov 200 mila euro anno, per l’affitto della struttura. La Santanchè nelle sue vesti di ministra sta sostenendo l’idea di realizzare un aeroporto a Cortina".
"Chi ha presentato il progetto per un aviosuperficie a Cortina? Il factotum dell’oligarca russo Kharitonin ovvero Andrej Toporov socio in affari del compagno della Santanchè Dimitri Kunz. La premier Meloni cosa ha da dire sul conflitto di interessi della ministra Santanchè e che il suo compagno sia in affari con un oligarca russo, vicino a Putin? Come è possibile che una ministra che è sotto inchiesta dalla procura di Milano e con una richiesta di rinvio a giudizio per falso in bilancio e per truffa ai danni dell’Inps possa continuare a fare la ministra? Meloni perché consenti tutto ciò?", conclude Bonelli.
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