Gli attacchi di Salvini contro Landini? Salvini attacca sempre, ormai è una sua abitudine e una sua caratteristica. E gli atti non sono scindibili dalle persone: Landini non è affatto una persona che incita alla violenza, tutt’altro. Io non avrei usato la parola ‘rivolta’, però Landini è proprio il contrario del capo di una rivolta che sia anche violenza fisica. E questo i lavoratori che lui guida lo hanno capito benissimo: non hanno espresso atti violenti, sono persone che hanno un malessere e che vogliono esprimerlo, farlo sentire”. Così a Omnibus (La7) l’ex ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, difende il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nell’atavico scontro con il leader della Lega e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il quale ha annunciato “una nuova precettazione in caso di sciopero il 13 dicembre”, accusando il sindacalista di non tutelare l’interesse dei lavoratori, ma di voler arrivare in Parlamento.

L’economista sottolinea che la protesta dei sindacati, tranne la Cisl, non riguardi meramente “i contenuti contrattuali” dei lavoratori: “Questi scioperi hanno a che fare con la situazione complessiva del paese, e cioè con l’ampliarsi dell’area di povertà, delle diseguaglianze e quindi del malessere sociale. Se tu hai fiducia in un governo, magari prima di proclamare uno sciopero generale ci pensi 4 volte, ma se tu questa fiducia non ce l’hai anche a causa di misure economiche che non danno una prospettiva di soluzione a questi problemi, allora la tua voce la vuoi far sentire. È politica questa? – conclude, in riferimento alle accuse di Salvini a Landini – Non lo so, però è vero che questo governo ha un atteggiamento un po’ anti. E direi che forse ce l’ha meno la presidente del Consiglio. Ma l’atteggiamento del governo sempre bonario e comprensivo nei confronti di chi le tasse non le paga, mentre i lavoratori dipendenti le pagano per intero, non fa pensare che ci sia una vera volontà di risolvere i tuoi problemi se sei un lavoratore dipendente”.

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