La prima indicazione è precisa: il mercato Usa al centro e un segno di discontinuità, con il ripescaggio dell’uomo dei conti nell’epoca Marchionne. John Elkann traccia una prima traiettoria per Stellantis all’indomani del divorzio dall’amministratore delegato Carlos Tavares. Il presidente del gruppo – nonché primo azionista e ora a capo del comitato che guiderà ad […]
La prima indicazione è precisa: il mercato Usa al centro e un segno di discontinuità, con il ripescaggio dell’uomo dei conti nell’epoca Marchionne. John Elkann traccia una prima traiettoria per Stellantis all’indomani del divorzio dall’amministratore delegato Carlos Tavares. Il presidente del gruppo – nonché primo azionista e ora a capo del comitato che guiderà ad interim l’azienda – è a Detroit dove parlerà negli uffici di Chrysler attorno alle 18, secondo quanto risulta a Il Fatto Quotidiano. La scelta di Elkann – che domenica ha anticipato a Mattarella e Meloni il divorzio dall’ad – è quindi chiara: priorità al Nord America, dove i numeri di Stellantis sono stati drammatici.
Le vendite sono in calo e ci sono problemi di stock che hanno messo in crisi il marchio di Detroit. Tavares aveva preannunciato che “Stellantis non può più permettersi brand non redditizi”, invece Elkann riparte proprio dal Michigan alla vigilia dei 100 anni dalla fondazione della casa automobilistica americana. Stellantis ha visto crollare del 36% le vendite in Nord America, dove nel terzo trimestre ha venduto 299.000 veicoli contro i 470.000 nell’anno precedente. A settembre l’ex Ceo era stato duramente attaccato dai concessionari americani in una lettera aperta nella quale lo accusavano di immobilismo negli obiettivi a lungo termine e di scarsa attenzione all’invenduto.
Ecco quindi la mossa di Elkann, che è duplice. Perché al suo fianco – a quanto risulta – dovrebbe esserci Richard Palmer, l’ex Cfo di Stellantis fatto fuori nel luglio 2023 per far posto a Nathalie Knight. Una scelta di Tavares. Ora Palmer ricompare a distanza di un anno e mezzo lontano da un’azienda della quale ha fatto parte per vent’anni. Il manager era infatti stato direttore finanziario di Fca e aveva poi ricoperto lo stesso ruolo dopo la fusione con Psa. Di più: era il braccio destro finanziario di Sergio Marchionne, colui che ne ha interpretato la strategia sotto il profilo dei conti.
Uno scatto vale più di mille retroscena: il giorno della quotazione di Fca a Wall Street, 13 ottobre 2014, vicino alla campanella accanto a Marchionne ed Elkann c’era proprio lui. Defenestrato lo scorso anno, è seguito un anno e mezzo nero per vendite e conti, i pilastri del divorzio da Tavares. Rieccolo, il giorno dopo l’addio del manager portoghese. Con un ruolo vero e proprio, ufficializzato da Stellantis dopo la pubblicazione di questo articolo. Palmer è stato nominato infatti nominato special advisor del presidente Elkann e parteciperà al Comitato esecutivo ad interim, che si occuperà di gestire l’azienda fino alla nomina del prossimo amministratore delegato, come consulente per il gruppo dirigente.