Immediate le ripercussioni sui mercati di ciò che sta accadendo in Corea del Sud. La valuta locale, il won, è crollata subito dopo l’annuncio della legge marziale. Un dollaro si cambiava con poco più di 1.400 won, poi con con quasi 1.450, ai minimi da due anni. La situazione si è stabilizzata dopo che il ministero delle Finanze ha dichiarato, in una nota, che intende “implementare tutte le possibili misure per stabilizzare il mercato”, tra cui la fornitura di “liquidità illimitata”.

L’Etf Msci che “traccia” la borsa di Seul, scende di oltre il 5% sui mercati statunitensi. Le azioni di Samsung, la più grande azienda del paese, stanno perdendo circa il 7% negli scambi all’estero (la borsa coreana è già chiusa, ndr). Cali simili per il gruppo dell’e-commerce Coupang.

Possibili impatti potrebbero riguardare anche utilizzatori esteri di microprocessori che dipendono da forniture coreani. Nvidia utilizza ad esempio componenti forniti da SK Hynix per i suoi prodotti, molto ricercati per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale.

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