Il presidente sudcoreano Yoon Suk-Yeol ha dichiarato una “legge marziale d’emergenza” martedì mentre a Seul erano le passate le 23, accusando l’opposizione del Paese di paralizzare il parlamento, portare avanti attività “anti-statali” e simpatizzare con la Corea del Nord e il suo “regime comunista”. La mossa ha spiazzato maggioranza e opposizione, che promettono entrambe battaglia, mentre una folla di giovani, con la polizia schierata a bloccarli e, dietro, i militari. Lo stesso partito del presidente l’ha definita “sbagliata”, mentre l’opposizione liberale, che ha la maggioranza in parlamento, ha convocato una seduta speciale dell’aula per annullare la legge marziale e destituire il presidente.
L’esercito mobilitato – Eseguendo la decisione del presidente, mentre a Seul era notte fonda l’esercito ha decretato la chiusura delle attività del parlamento, la sospensione dei partiti politici, il divieto di manifestazioni pubbliche e ha annunciato che anche i media saranno sotto il controllo del comando della legge marziale. Mezz’ora dopo la dichiarazione del presidente, i militari hanno bloccato l’ingresso del parlamento con le forze speciali, mentre dentro l’opposizione del Partito democratico si asserragliava nell’aula, con almeno 70 parlamentari dentro l’edificio e gli altri che si radunavano all’esterno, bloccati dalla polizia. Secondo i parlamentari dell’opposizione, i soldati delle forze speciali sono entrati dell’edificio dell’assemblea.
L’opposizione può annullare il provvedimento – La principale forza di opposizione, infatti, il liberale “Partito Democratico” accusato di essere “filo-comunista” dal presidente, ha invitato tutti i deputati a riunirsi all’Assemblea nazionale. Secondo la legge sudcoreana, il governo deve revocare la legge marziale se la maggioranza dell’Assemblea nazionale lo richiede in una votazione, e il partito democratico ha la maggioranza per farlo. La stessa legge vieta al comando della legge marziale di arrestare i membri del parlamento. L’opposizione intende annullare la legge marziale e destituire il presidente. Meno di un’ora dopo la dichiarazione del presidente, alcuni video pubblicati da utenti sui social mostravano alcuni convogli delle forze speciali dirigersi verso l’edificio del Parlamento.
Soldiers in South Korea are blocking the entrance to the parliament. pic.twitter.com/AUCWjTndUx
— Clash Report (@clashreport) December 3, 2024
È la prima volta dal 1980 che Seul adotta una misura così drastica, pensata per rispondere a uno stato di guerra con il confinante regime di Pyongyang. Stavolta però Kim Jong-Un non sembra avere responsabilità dirette nella decisione, che è maturata invece nell’ambito di un aspro scontro politico interno al Paese. La miccia è stata l’ennesimo stallo in Parlamento dovuto alla scollatura tra un’Assemblea nazionale a maggioranza liberale e il potere esecutivo, rappresentato da Yoon esponente del partito conservatore Potere popolare. Ma sullo sfondo ci sono anche accuse di corruzione e abusi di potere per il presidente e per sua moglie, e la minaccia di un impeachment.
La Corea del sud è una repubblica presidenziale, in cui il presidente è eletto a suffragio universale e può rimanere in carica per un solo mandato di cinque anni.
“Dichiaro la legge marziale per proteggere la libera Repubblica di Corea dalla minaccia delle forze comuniste nordcoreane, per sradicare le spregevoli forze antistatali filo-nordcoreane che stanno saccheggiando la libertà e la felicità del nostro popolo e per proteggere il libero ordine costituzionale”, ha dichiarato il presidente. Il leader del partito Potere popolare, crollato nei sondaggi nell’ultimo periodo, ha presentato la mossa come un passo fondamentale per difendere l’ordine costituzionale del Paese.
Una paralisi politica in corso da più di un anno – Da quando è stato eletto, nel 2022, Yoon ha faticato a portare avanti il suo programma politico a causa dell’ostracismo che gli è stato opposto dall’opposizione liberale che controlla la Camera sudcoreana. Yoon ha usato ripetutamente il suo potere di veto per bloccare le proposte di legge dell’opposizione, che tra le altre cose ha chiesto una commissione d’inchiesta per verificare le accuse di corruzione e abusi di potere che coinvolgerebbero il presidente e la moglie. Accuse che potrebbero portare all‘impeachment presidenziale.
Nell’ultimo periodo lo scontro con l’opposizione liberale del Partito democratico si è concentrata sull’approvazione della legge di bilancio, bloccata in parlamento dai veti incrociati.
Maggioranza e opposizione unite contro la decisione – Mentre l’opposizione promette battaglia, anche il capo dello stesso partito del presidente (Potere popolare) Han Dong-hoon ha definito “sbagliata” la decisione e ha assicurato che “la bloccherà” con il sostegno della gente, in base a una nota diffusa astretto giro dal messaggio tv di Yoon. Dello stesso tenore la risposta del Partito democratico, forza principale d’opposizione, che ha parlato di azione “incostituzionale”, chiamando una convocazione d’urgenza dell’Assemblea nazionale. Il leader dell’opposizione ha detto di considerare il presidente Yoon “non più il presidente” della Corea del Sud.
South Korean leader of the opposition Lee Jae-myung:
Yoon Suk Yeol is no longer the president of South Korea. pic.twitter.com/kdSlO5Ikg9
— Clash Report (@clashreport) December 3, 2024