La Procura della Figc ha aperto un’inchiesta sulle rivelazioni di Ivo Pulcini, direttore sanitario della Lazio, che intervistato dal Messaggero a proposito del caso Bove, ha dichiarato: “Nel 2019 io visitai un giocatore importantissimo, che adesso sta andando per la maggiore e gioca in questa Serie A, ma non lo ritenni idoneo a giocare a calcio”. Secondo quanto riferisce LaPresse, il procuratore federale Giuseppe Chinè ascolterà Pulcini nei prossimi giorni.

Il direttore sanitario biancoceleste, a proposito dei casi di malori in campo, aveva anche sottolineato come “La Lazio è stata la prima società in Italia a fare corsi di rianimazione cardio-polmonare con l’uso del defibrillatore. Abbiamo iniziato nel 2018 e li ripetiamo ogni due anni per ricordare le tecniche e istruire ogni nuovo arrivato. La nostra associazione ‘Un cuore per tutti’ ha poi regalato i defibrillatori ai giocatori e in particolare quello che la squadra ha sul pullman quando va in trasferta. Inoltre abbiamo fatto comprare a Lotito un dispositivo cardiologico che si chiama sistema Sds (Sudden Death Screening) e prevede, con dieci anni d’anticipo, la morte improvvisa in campo. È fondamentale che tutte le squadre si adoperino per averlo”.

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