La Cina ha annunciato lo stop “con effetto immediato” all’export verso gli Stati Uniti di componenti chiave per la produzione dei microprocessori. Si tratta di gallio, germanio, antimonio e materiali superduri. Sono materiali essenziali nella produzione di chip, nelle tecnologie delle energie rinnovabili e nelle applicazioni di difesa, rendendo il divieto un’escalation significativa delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Il gallio e il germanio vengono utilizzati nei semiconduttori, mentre il germanio viene usato anche nella tecnologia a infrarossi, nei cavi in ​​fibra ottica e nelle celle solari.

La decisione segue la nuova stretta annunciata lunedì dagli Usa alle spedizioni verso Pechino di microchip avanzati. La Cina motiva la decisione odierna con preoccupazioni “per la sicurezza nazionale”. Ieri aveva affermato di opporsi “con fermezza alle ultime misure di controllo degli Stati Uniti sulle esportazioni di semiconduttori”, definendo la mossa “una tipica coercizione economica e una pratica non di mercato“.

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