E’ davvero triste e sconcertante che un Paese dotato di una civiltà millenaria come il nostro sia oggi rappresentato da una classe politica formata da personaggi di bassissimo livello sia intellettuale che morale, e non mi riferisco solo alle destre al governo. Mentre costoro battibeccano su questioni di infimo rilievo, come l’ammontare del canone Rai, si stanno buttando, in modo solo parzialmente consapevole, nell’abisso della guerra nucleare. E il guaio che non ci si buttano solo loro ma trascinano con sé la totalità del popolo italiano.

Le radici della catastrofe sono tuttavia proprio nel luogo che avrebbe dovuto costituire la soluzione ed è invece divenuto il problema, e cioè l’Unione europea sempre più strettamente avvinta alla Nato e, per colmo di paradosso, innanzitutto quel Parlamento europeo che dovrebbe essere la rappresentanza del popolo, un popolo, quello europeo, che in realtà non esiste e mai è esistito. La risoluzione recentemente adottata da questo Parlamento rilancia in modo forse irrimediabile lo scontro frontale con la Russia e in prospettiva il resto del pianeta – eccettuati Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e ovviamente il governo razzista, terrorista e genocida israeliano – autorizza gli attacchi in profondità sul territorio russo, incentiva le esportazioni di armi all’Ucraina e vieta ogni negoziato di pace, spingendosi a censurare i timidi approcci del cancelliere tedesco uscente Scholz. Pone insomma le premesse della Terza Guerra Mondiale che, come le due che le hanno precedute, avrà per teatro principale proprio il continente europeo, oltre al Medio Oriente e probabilmente anche Africa, America Latina ed Estremo Oriente. Armageddon si avvicina e i folli di Bruxelles fanno di tutto per accelerare il fatale impatto.

Quale che sia il retroterra ideologico effettivo di questa pazzia lo si capisce facilmente notando come tutti i Paesi europei, nessuno escluso, abbiano votato, insieme agli Stati Uniti e pochi altri, poco tempo fa all’Assemblea generale Onu contro una risoluzione russa sulla lotta all’esaltazione del nazismo, approvata peraltro a stragrande maggioranza – a conferma del fatto inoppugnabile che i residui pervicaci dell’Occidente coloniale e imperiale costituiscono ormai un fenomeno del passato e si ammantano senza vergogna delle peggiori ideologie. E’ inoltre sicuro che da questa guerra sanguinosa costata finora centinaia di migliaia di vittime russe e ucraine abbiano tratto enorme giovamento le peggiori lobby statunitensi, quella delle armi e quella energetica, così come appare per il momento allontanato l’incubo strategico dei neocon anglosassoni che è costituito dalla necessaria saldatura economica tra Europa, Cina e Russia, che deve costituire l’asse fondamentale su cui costruire l’alternativa del governo multipolare e del futuro condiviso dell’umanità, unica possibile alternativa alla distruzione nucleare.

L’avvento di Trump alla Casa Bianca rappresenta a sua volta la base di nuove escalation, in Medio Oriente e in America Latina, mentre del tutto illusoria appare ogni prospettiva di pace che non preveda la neutralità dell’Ucraina.

Dietro questa Europa totalmente asservita a Stati Uniti e Nato, si nasconde la parte peggiore della classe politica italiana, pronta a sacrificare il nostro popolo gettandolo nell’inceneritore della guerra mondiale. E’ utile vedere uno per uno questi personaggi che hanno votato la menzionata risoluzione del Parlamento europeo e vanno quindi ritenuti responsabili, sia sul piano politico che su quello giuridico, di un vero e proprio attentato alla pace, del tradimento della nostra comunità nazionale e dell’affossamento della Costituzione repubblicana colpita in uno dei suoi principi fondamentali, quello del ripudio della guerra. Si tratta di Crosetto, Fidanza, Fiocchi, Gemma, Magoni, Mantovani, Nesci, Picaro, Polato, Procaccini, Razza, Sberna, Squarta, Torselli, Ventola, Vivaldini (FdI); Chinnici, De Meo, Falcone (FI); Dorfmann (SVP); Annunziata, Benifei, Bonaccini, Corrado, Decaro, Gori, Laureti, Lupo, Maran, Moretti, Picierno, Ricci, Ruotolo, Tinagli, Topo, Zan, Zingaretti (PD). Nomi da non votare mai più, neanche come amministratori di condominio, a meno che non si sia dei decerebrati masochisti vogliosi di sacrificare se stessi e le proprie famiglie sull’altare degli interessi immediati e strategici dell’imperialismo occidentale.

Occorre invece muoversi alacremente e con tempestività per saldare la rivolta sociale resa inevitabile dalle sempre più palesi iniquità di classe del governo Meloni col boicottaggio della macchina bellica che si sta mettendo in movimento in Italia come nel resto d’Europa. Si tratta di una macchina spietata, dotata di meccanismi economici (la spesa militare) ma anche sociali (la leva di massa e la mobilitazione bellica in genere) e ideologici (la stampa mentitrice e asservita che vuole assuefare l’opinione pubblica alla prospettiva della guerra inevitabile). Disertare subito da questo annunciato suicidio di massa è oggi salutare e rappresenta la principale garanzia per la salvaguardia della nostra sopravvivenza e della nostra dignità individuale, sociale, nazionale ed europea.

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