“M5s è morto? C’è stato un momento in cui effettivamente abbiamo rischiato, ovvero quando lui e Di Maio ci hanno portato nel governo Draghi. Lì con la riforma Cartabia e tante altre cose, abbiamo effettivamente rischiato moltissimo la nostra estinzione”. Così il capogruppo dei 5 stelle alla Camera dei Deputati, Francesco Silvestri, parlando al Fattoquotidiano.it commenta le parole di Beppe Grillo, poco dopo la pubblicazione di un video in cui il cofondatore e garante del M5s appare su un carro funebre. “Fortunatamente – continua Silvestri – poi è arrivato un signore che si chiama Giuseppe Conte che ha ridato senso e vigore alle nostre battaglie e adesso con le nostre contraddizioni stiamo portando avanti un nuovo corso, una nuova stagione, piaccia o non piaccia a Grillo. Bello avere idee quando si sta all’opposizione, ma è quando si sta al governo che si devono mostrare le idee e le sue le abbiamo viste e personalmente le ho vissute. Io – continua il presidente dei deputati pentastellati – ho la massima stima e il massimo rispetto per Beppe Grillo, lo dico con il cuore e da attivista storico, però non è che si possono cancellare così delle cose importanti che sono accadute sotto il governo Draghi, come le domande fasulle poste agli attivisti sul ‘ministero della Transizione ecologica’. Oggi quello che stiamo facendo è un discorso molto più trasparenze, migliore rispetto a quello che abbiamo fatto quando lui ci ha portato da Draghi”.
E mentre il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte preferisce non rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, l’ex senatore M5S Gianluca Perilli, oggi ‘coordinatore nazionale progetti per i 5 Stelle si dice dispiaciuto “A suo dire non sarebbero state raccolte le proposte che venivano da lui. Molte invece sono diventate parte integrante dei nostri programmi per le politiche ed europee ed anche iniziative parlamentari”. Come “l’estensione del voto ai sedicenni, la questione del contrasto ai cambiamenti di casacca, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la proposta della sfiducia costruttiva”. Grillo mente? “Questa è una mia pre citazione per non fare torto al lavoro fatto in questi anni” risponde Perilli. Dal video di Grillo s’intuisce anche una battaglia sulla titolarità del simbolo M5s. Non è una vicenda da poco conto. Al simbolo elettorale depositato alla Camera sono legati i fondi dei gruppi parlamentari eletti con quel simbolo e, a legge elettorale vigente, il simbolo depositato con eletti esonera dal raccogliere le firme per le competizioni elettorali. “Io ho imparato a valutare le azioni quando accadono” afferma Perilli.
E Silvestri aggiunge: “Sono sicuro che ci sono tanti cavilli di legge che vanno sciolti da parte di Grillo e questo va chiesto a lui e ai suoi. Io – conclude Silvestri – amo i simboli che appartengono alle comunità e non ai privati, per cui ritengo che il simbolo del Movimento 5 stelle, con buona pace di tutti, debba appartenere agli iscritti 5 Stelle”.