Cronaca

Da due anni senza medico di base, gli abitanti del borgo calabrese scrivono ai pm: “Come nel terzo mondo, noi privati del diritto alla salute”

“Siamo stati privati del diritto alla salute”. Lo ripete Luigi Stillitano, presidente dell’associazione “Stilo e dintorni”, con cui ha lanciato una petizione per denunciare la mancanza, da ormai due anni, di un medico di base nel borgo di Stilo, 2.500 anime in provincia di Reggio Calabria. In periodi diversi, infatti, sono andati in pensione entrambi […]

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“Siamo stati privati del diritto alla salute”. Lo ripete Luigi Stillitano, presidente dell’associazione “Stilo e dintorni”, con cui ha lanciato una petizione per denunciare la mancanza, da ormai due anni, di un medico di base nel borgo di Stilo, 2.500 anime in provincia di Reggio Calabria. In periodi diversi, infatti, sono andati in pensione entrambi i dottori in servizio in paese in base all’accordo collettivo nazionale, che prevede un medico di medicina generale ogni mille abitanti.

“Dopo il pensionamento del dottor Speziale, professionista di riferimento per tutti noi stilesi, si sono avvicendati diversi medici di base che, però, hanno preferito trasferirsi in altre zone. A garantirci l’assistenza sanitaria c’è sempre stato il dottor Manno. Ogni certezza è crollata due anni fa, quando è andato in pensione anche lui” spiega Stillitano. Da quel momento, l’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Reggio Calabria non ha mai bandito l’assegnazione della zona di Stilo. L’associazione, quindi, sta promuovendo una raccolta firme per reagire all’inerzia delle istituzioni, che in otto giorni ha raccolto circa seicento sottoscrizioni e sarà presentata alla Procura di Locri, al prefetto di Reggio Calabria e all’Azienda sanitaria.

“Non possiamo accontentarci della magnanimità di qualche medico dei dintorni che si mette a disposizione in caso di urgenze, né tantomeno del contentino di un medico di base che si divide tra diversi paesi“, ragiona Stillitano. La popolazione del borgo, peraltro, è abbastanza anziana e necessita di cure quotidiane: per ottenerle c’è chi si mette in viaggio all’alba e chi deve pagare una macchina a noleggio per raggiungere il medico di base più vicino, a Monasterace. Stillitano stesso, trapiantato di reni, va e viene da Reggio Calabria.

“Sembra di stare nel terzo mondo, non esiste la medicina preventiva e le ripercussioni sono gravi sulla salute dei cittadini. Ci sentiamo abbandonati” commenta. Pur consapevole che la petizione, da sola, non risolverà il problema, Stillitano ha chiamato a raccolta la comunità stilese per sollecitare le autorità a riconoscere ufficialmente la carenza e avviare il bando per coprire i posti mancanti. “Non mi fermo, la salute di tutti i cittadini è una priorità che deve essere riconosciuta urgentemente”.