Il mondo del tennis piange la scomparsa di Neale Fraser, morto a 91 anni nella giornata di ieri, 2 dicembre. Leggenda dello sport australiano, Fraser era famoso anche per le sue imprese nel doppio. La vittoria in Coppa Davis contro l’Italia nel 1960 e nel 1961, i tre titoli del Grande Slam vinti tra la […]
Il mondo del tennis piange la scomparsa di Neale Fraser, morto a 91 anni nella giornata di ieri, 2 dicembre. Leggenda dello sport australiano, Fraser era famoso anche per le sue imprese nel doppio. La vittoria in Coppa Davis contro l’Italia nel 1960 e nel 1961, i tre titoli del Grande Slam vinti tra la fine degli anni 50 e gli inizi degli anni 60.
Ex numero 1 al mondo, Fraser vinse l’Us National (predecessore dello Us Open) per due anni di fila, mentre nel 1960 conquista la finale di Wimbledon battendo contro l’amico Rod Laver. I successi però arrivano anche nel doppio, dove conquistò undici titoli del Grande Slam, e in Nazionale australiana con la quale si aggiudicò ben sette volte la Coppa Davis. Proprio Rod Laver ha omaggiato l’ex collega con un messaggio d’addio sui social: “Il mio caro amico e compagno mancino. Era un vero gioiello nell’età d’oro delle leggende del tennis australiano, un incredibile numero uno mondiale, un vincitore di Grand Slam e un’icona della Coppa Davis — continua Laver, 86 anni, sul proprio profilo X—. Neale mi ha battuto in due finali importanti, spingendomi a diventare un giocatore migliore. Mi mancherai molto amico mio”.
I am deeply saddened to hear of the passing of my dear mate and fellow lefty, Neale Fraser. He was a true gem in a golden era of Australian tennis legends – an incredible World No.1, a Grand Slam champion, and a Davis Cup icon. Neale bested me in 2 major finals, pushing me to… pic.twitter.com/B4cVLEnRUk
— Rod Laver (@rodlaver) December 3, 2024
Anche il connazionale Pat Cash — vincitore di Wilbledon nel 1987 — ha condiviso sempre su X un pensiero per l’ex icona del tennis: “Una vera leggenda del tennis australiano che mancherà a tante persone in tutto il mondo, era come un padre per me, sapeva come farti sentire importante e dare il meglio di te”.