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Le prostitute come tutte le altre lavoratrici: Belgio primo Paese al mondo ad assicurare contratto e tutele

Da domenica possono avere un normale contratto di lavoro, con tanto di stipendio anche in caso di malattia, accesso alla previdenza sociale, alla mutua, e ai permessi di maternità. Il Belgio diventa così il primo Paese al mondo a assicurare alle prostitute una vita lavorativa da dipendenti con le relative tutele, come tutte le altre […]

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Da domenica possono avere un normale contratto di lavoro, con tanto di stipendio anche in caso di malattia, accesso alla previdenza sociale, alla mutua, e ai permessi di maternità. Il Belgio diventa così il primo Paese al mondo a assicurare alle prostitute una vita lavorativa da dipendenti con le relative tutele, come tutte le altre lavoratrici, e come loro potranno godere di tutti i diritti sociali.

La legge, approvata a maggio, è in vigore da domenica. Chi vuole assumere le lavoratrici del sesso deve però prima ottenere un particolare riconoscimento, cioè soddisfare condizioni rigorose. Ad esempio, non deve essere stato condannato per reati gravi come l’omicidio colposo, tratta di esseri umani, furto o frode. Senza questa prerogativa, se continua a impiegare prostitute può essere perseguito penalmente per sfruttamento della prostituzione. Inoltre deve garantire un ambiente di lavoro sicuro. Ad esempio, nella stanza deve esserci un pulsante di allarme a disposizione per allertare un consulente di fiducia. Se il lavoro è svolto per per strada, deve avere in dotazione un pulsante di allarme mobile.