Il telefonino è croce e delizia per molti, ma sicuramente una croce per gli attori e per i cantanti, chiedete a Bob Dylan. Stavolta “vittima” della tecnologia è stato Silvio Orlando, impegnato sul palco al Teatro Arena del Sole di Bolgona. L’attore stava mettendo in scena di “Ciarlatani” quando ha iniziato a squillare un telefonino, così ha fermato lo spettacolo per poi rivolgersi verso il pubblico.
“Non è mia intenzione drammatizzare l’accaduto, sono cose che succedono – ha detto Orlando, come riporta il Corriere della Sera Bologna – non vorrei creare un caso. Dico solo che ci sono momenti dello spettacolo in cui non si può sorvolare, perché richiedono una forte attenzione. È anche vero che quando in sala ci sono tantissimi spettatori la probabilità che accada è più alta. Conosciamo quali sono i vizi e le virtù dei nostri concittadini. Abbassate la suoneria dei cellulari. Non è la prima volta né l’ultima. È una battaglia di civiltà”.
Infine ha spiegato: “Capisco però che spesso ci sono persone anziane che banalmente non sanno far funzionare i cellulari. Prima degli spettacoli faccio un annuncio… In questo caso non l’ho fatto perché mi sembrava di rompere l’atmosfera iniziale”.
“Ciarlatani” è lo spettacolo del pluripremiato drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón. È il racconto, impietoso e divertito, di manie, storture, fasulle ambizioni e ideali frustrati dell’“impostore” per antonomasia: l’attore. Tra produttori cocainomani, sceneggiatori plagiati, attori underground incomprensibili anche a sé stessi, attrici invecchiate in interminabili soap, lo spettacolo dissacra e spiega come il recitare possa essere fuga e, all’opposto, rifugio, alibi e perfino terapia.
(Foto di Guido Mencari)