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Tyson-Paul alla Romagnola: sul ring la sfida tra l’ex campione Loris Stecca e l’imprenditore Denny Montesi: “La nostra non sarà una farsa”

Lo sburone romagnolo, come diceva il comico Paolo Cevoli, si riconosce subito: è quello che “pur non capendole, alla fine te le spiega pure”. E questo di qualunque cosa si tratti. Ma spesso, proprio grazie all’immaginazione e alla sua vision imprenditoriale, è anche capace di ricrearne una versione propria. Meglio dell’originale. Forse meno spettacolare, in […]

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Lo sburone romagnolo, come diceva il comico Paolo Cevoli, si riconosce subito: è quello che “pur non capendole, alla fine te le spiega pure”. E questo di qualunque cosa si tratti. Ma spesso, proprio grazie all’immaginazione e alla sua vision imprenditoriale, è anche capace di ricrearne una versione propria. Meglio dell’originale. Forse meno spettacolare, in senso americano, anche meno seriosa e formale, di sicuro più genuina. Così anche Rimini, sulla scia mediatica dello scontro tra Tyson a Jake Paul, avrà la sua sfida-show sul ring. Sarà Loris Stecca, oggi 64 anni, ex campione del mondo dei pesi supergallo, a vestire i panni di Iron Mike. A lanciargli il guanto di sfida però è stato Denny Montesi, 48 anni, imprenditore, ex compagno della showgirl Anna Falchi (insieme hanno una figlia). Il ricavato dell’incontro, e già qui le prime differenze con lo show americano, andrà interamente in beneficienza. Montesi, 48 anni, imprenditore multitasking, inventore tra l’altro del festival canoro Una voce per San Marino, qualche giorno fa si era affidato alla propria pagina Facebook. “Ho un messaggio chiaro e diretto: voglio sfidare Loris Stecca a un incontro di pugilato. Non è una provocazione, ma una richiesta seria. Loris, so bene chi sei e rispetto ciò che hai fatto sul ring, ma ora voglio misurarmi con te”.

Sfida accettata – La risposta di Stecca, che in riva all’Adriatico è ancora una sorta di leggenda, non si è fatta attendere. “Ci sto, sono in formissima. Montesi è matto, non sa a cosa va incontro”. Del resto, a dispetto dell’età, il curriculum di Loris Stecca è sempre di tutto rispetto: proprio quest’anno ha festeggiato quarant’anni dalla sua più grande impresa. A Milano il 22 febbraio 1984 sconfisse il pugile dominicano Leonardo Cruz diventando l’italiano più giovane a fregiarsi del titolo di campione del mondo WBA. Nonostante le differenze di taglia, con Tyson ha sempre condiviso un’esistenza un po’ maledettta anche fuori dal ring: nel 2013 fu condannato a 8 anni di carcere per aver accoltellato la sua ex socia, Roberta Chester, con cui gestiva una palestra a Rimini. Ma sulle cronache, non più quelle sportive, c’era già finito nel 2008 quando minacciò di buttarsi dal cavalcavia dell’autostrada perché l’assicurazione non voleva risarcirgli i danni per l’incidente stradale che mise fine alla sua carriera di pugile. Mentre risale al 2023 l’ultima trovata: aprire una palestra insieme al pornodivo Rocco Siffredi, con cui la scorsa estate salì anche sul ring per un match d’esibizione sulla spiaggia di Rimini.

Tyson mania – “L’incontro show con Jake Paul è stato sicuramente una scintilla, ma il nostro non sarà una farsa“, spiega Montesi. “È vero, facciamo tutto per beneficienza ma sul ring i pugni saranno veri. Bisogno di visibilità? Macché. Se fosse così avrei accettato l’invito ai diversi reality show che mi hanno proposto in questi anni. Tyson è una leggenda, ma Paul avrebbe potuto stenderlo se solo avesse voluto. Era chiaro che avrebbe vinto, tanto che ci ho pure scommesso”.

La sfida – Montesi, al di là della stazza imponente e un fisico da modello, non è propriamente un fighter. “È vero, non sono mai salito su un ring. Però dalla mia ho il fisico e una grande capacità di adattamento. Ho nove mesi per imparare le regole base e allenarmi. Da ragazzino non sapevo nuotare e in pochi mesi, allenandomi duramente, sono arrivato undicesimo ai campionati italiani. Anche quando ho fondato il festival di San Marino dicevano che di musica non ne capivo nulla, eppure oggi è una realtà con ospiti internazionali. Questo non sarà un evento fine a se stesso, costruiremo un format che punterà a portare a Rimini atleti internazionali del pugilato. Sono un grande amante di questo sport, voglio che venga valorizzato e quindi quale miglior modo di metterci la faccia?”.