FLOP
5 JUVENTUS
Dal corto muso al fiato corto: il gol di Rebic al 93’ impallina a Lecce la squadra di Motta, consegna l’ennesimo pareggio e certifica problemi che vanno ben oltre gli infortunati. Qualcosa non torna, vedi i casi Koopmeiners e Douglas Luiz, costati 101 milioni, ma intanto Motta continua a godere del bonus Allegri.

4 ROMA
Il voto stavolta riguarda unicamente la società: un mercato da cento milioni di euro per ritrovarsi a lottare per non retrocedere. Dan e Ryan Friedkin sono schiavi dell’intelligenza artificiale. Il direttore sportivo Ghisolfi ha firmato operazioni discutibili (Le Fee, Abdulhamid, Dahl, i trenta mln per Soulé). L’ex Ceo Souloukou in meno di due anni ha combinato disastri, vedi la scelta Juric. Ranieri ha capito tutto prima di cominciare: una bella gatta da pelare. Appunto.

4 COCO
Il gol divorato di fronte alla porta del Napoli è persino comico. Il Torino, per consolarsi, celebra in Urbano Cairo la presidenza più longeva del club granata. Anche qui, comicità pura: visti i risultati di questi diciannove anni, non era meglio tacere?

4 VENEZIA
La resa di fronte al Bologna è un segnale inquietante. Mettiamoci poi d’accordo sul concetto di giocare bene: siamo sicuri che mostrare un calcio propositivo e buscarle regolarmente sia una scelta intelligente? Peccato, perché Venezia, la sua bellezza e il suo stadio poetico meriterebbero la Serie A nei secoli dei secoli.

3 DAZN
Quanto accaduto dopo l’arresto cardiaco di Edoardo Bove a Firenze è stato già trattato da questo sito. Ribadiamo il concetto: un’indecenza e un’offesa al giornalismo. E’ la logica conseguenza dei tagli indiscriminati, della mancanza di professionalità e della politica delle celebrità. La tv, e il giornalismo, sono cose serie.

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Come si dice “corto muso” in napoletano (8)? Venezia resta sempre molto triste (4), ma mai quanto Dazn (3) | Clic e flop, la rubrica

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