Prima la provocazione, poi le urla e gli spintoni. È scoppiato il caos nel Consiglio regionale della Lombardia durante la discussione di una mozione di censura delle opposizioni nei confronti dell’assessore alla Sicurezza Romano La Russa, fratello del presidente del Senato Ignazio. L’assessore ha attaccato le minoranze, ree a suo dire di “perdere tempo con la mozione di oggi”. Poi ha attaccato direttamente il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, accusandolo di avere poco coraggio. E di stare, in un’ipotetica manifestazione o faccia a faccia in un corteo tra gruppi politici diversi, “dietro agli altri, nascosto, a indicare che cosa fare”. A quel punto Majorino è sceso dai banchi dell’opposizione, si è diretto verso quelli della Giunta e ha tolto il microfono da sotto la bocca di La Russa. Questi, a sua volta, ha reagito dandogli una spinta.

“Il M5s ritiene La Russa inadeguato a svolgere il ruolo di assessore. Inadeguatezza già manifestatasi in numerose occasioni e confermata oggi con la spinta data al capogruppo del Partito democratico” ha detto Nicola Di Marco del Movimento 5 stelle. “Lo scorso marzo era toccato a me ricevere le attenzioni manesche di La Russa, oggi al collega Majorino. Quanto accaduto non può essere accettato”. “Ancora una volta La Russa si dimostra una vergogna per l’istituzione e il ruolo che ricopre. Ancora una volta manca di rispetto ai consiglieri di opposizione provocando e insultando” ha commentato Michela Palestra di Patto civico.

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