Non è Maurizio Crozza, ma proprio lui: Antonio Razzi. L’ex senatore del Pdl ritorna in grande spolvero ai microfoni de La Zanzara (Radio24) per annunciare quanto già noto ai suoi numerosi follower: il 20 dicembre, con 9 affiliati all’associazione di Claudio Lauretti, Noi con Trump, parteciperà a Washington alla cerimonia di investitura del neo-presidente degli Usa, che addirittura riceverà la delegazione di fan italiani nella sua lussuosa residenza a Mar-a-Lago.
“Ho sempre saputo che avrebbe vinto Trump – afferma l’ex politico abruzzese nel suo solito italiano maccheronico – Lassù qualcuno mi ama e mi ha riferito che avrebbe vinto lui”.
“Ma è stato Trump a volerti il giorno del suo insediamento?”, chiede Giuseppe Cruciani.
“Ma figurati”, borbotta David Parenzo che ha un botta e risposta vivace con Razzi.

“Parenzo, fatti li cazzi tua, stai sempre a rompere. Penso che mi abbia voluto Trump – risponde convintamente l’ex senatore – A me l’ha detto il capo di Noi con Trump. Io l’1 febbraio 2017 mandai una lettera in inglese a Trump, ma sono onesto, non l’ho scritta io. L’ha scritta una donna di Londra. E in quella lettera dissi a Trump: ‘Guarda, devi incontrare Kim Jong-un‘. E poi l’ha incontrato. Qui bisognava dare il premio Nobel della pace“.
“Altro dittatore schifoso”, commenta Parenzo.
“Ma che cazzo ne sai – ribatte Razzi – Non sai manco che hai mangiato oggi a mezzogiorno”.
“Ma perché ti piace quel dittatore basso, grasso, viscido e schifoso?”, chiede Parenzo.
“Ma lo dici tu che è un dittatore – replica Razzi – Come diceva Totò, Kim è un uomo di mondo, sa vivere, è uno che ha vissuto in Svizzera“.

L’ex parlamentare tributa altri attestati di affetto a Putin: “Io ho sempre sostenuto che è una persona perbene“.
“Infatti non hai mai capito nu cazzo di niente”, commenta Parenzo.
“È uno che ha trattato con Berlusconi, come Gheddafi – continua Razzi – e quindi per me sono persone eccellenti. Io sono sempre per la pace. Sono sicuro che Trump farà finire le guerre in Ucraina e in Medio Oriente“.
“Ma a che prezzo?”, chiede Parenzo.
“Statte calmo e tranquillo, uaglio’ – risponde Razzi – Vedrai che quando arriva lui, si smette tutto”.
Poi fa un appello a Trump in dialetto abruzzese perché intervenga per “la pace nel mondo”: “Senti preside’, noi chiediamo aiuto, chiudiamo baracche e baracchelle. Devono finire queste guerre, perché la gente si è un po’ rotta”.
“Tu daresti a Trump il Nobel per la pace?”, chiede Cruciani.
“Ma scusa, lo hanno dato a Obama -risponde Razzi – e dopo ha distrutto mezzo mondo, facendo le guerre a destra e a manca. Dovrebbero ritirargli il premio Nobel, quello non ha fatto la pace nel mondo”.

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