La sua morte, il 25 febbraio scorso, gettò un’ombra ed un immenso dolore nella famiglia reale che, in quei giorni, già faticava a gestire la difficile questione della malattia del re e della scomparsa dalla scena pubblica di Kate Middleton, che non aveva ancora dato spiegazioni. Thomas Kingston, all’epoca 45enne, si tolse la vita con un colpo di pistola nella casa di campagna dei genitori, nel Cotswolds, dove si era recato cercando pace ed un rifugio sicuro. Oggi, a mesi di distanza, sua moglie, Lady Gabriella Kingston ha deciso di spiegare come andarono le cose al di là del resoconto divulgato all’indomani dei fatti dalla polizia.
“Si è trattato di un impulso improvviso”, una decisione frutto degli effetti collaterali alle medicine che gli erano state prescritte e che stava prendendo in quel periodo, ha voluto chiarire la vedova 43enne che finora si era chiusa nel massimo riserbo. I due erano convolati a nozze nel 2019 alla presenza della regina Elisabetta II, lui, prima, aveva avuto una relazione con Pippa Middleton, la sorella di Kate ed era molto amico del principe William. Lady Gabriella è la figlia dei principi de Kent e seconda cugina di re Carlo III mentre Thomas lavorava nel mondo della finanza dopo aver lavorato in Iraq, nell’ambito di una missione diplomatica per conto del ministero degli esteri. La sua morte destò sorpresa e profondo dolore soprattutto nei genitori che si trovavano con lui e che lo avevano visto poco prima che “quell’impulso” lo spingesse a premere il grilletto dopo essersi allontanato per raggiungere la dependance che aveva chiuso a chiave dall’interno. A nulla erano valsi i tentativi del padre che, dopo essere tornato da una passeggiata con i cani, era andato a cercarlo, non vedendolo più tornare. Quando aveva aperto quella porta era già troppo tardi.
Oggi, con coraggio e la volontà di sensibilizzare le persone alla consapevolezza rispetto agli effetti collaterali degli antidepressivi, la moglie ha preso la parola.
Suo marito Thomas, infatti, era in cura, inizialmente con la Sertralina, un farmaco usato in questi casi ed abbinato con lo Zoplicone, un sedativo in uso anche tra lo staff della casa reale quando sotto stress e con disturbi di insonnia per via del lavoro. “Il lavoro era sempre stato una sfida per lui negli anni – ha dichiarato Lady Gabriella in un comunicato ufficiale – ma io dubito fortemente che lo avrebbe mai condotto alla decisione di togliersi la vita”. “Se qualcosa lo avesse turbato – ha anche aggiunto – lo avrebbe condiviso spiegando che stava male. Il fatto che si sia tolto la vita casa dei suoi genitori – ha poi concluso la nota – è la dimostrazione che sia stato un gesto fatto d’impulso”.
Alla luce di queste spiegazioni, la vedova di Thomas Kingston ha ritenuto di poter affermare che il suicidio sia stato una conseguenza provocata dagli effetti collaterali delle medicine che stava iniziando a prendere e che gli erano state cambiate dal medico, proprio qualche settimana prima del gesto.
L’uomo aveva lamentato la mancanza di benefici dai farmaci prescritti inizialmente e per questa ragione se li era visti sostituire con il Cilatopram, un altro antidepressivo. Ma non ha dubbi Lady Gabriella, che siano stati questi i farmaci che lo avrebbero spinto al gesto estremo ed inspiegabile altrimenti per un uomo che, a suo dire, non aveva mai manifestato tendenze suicide prima di allora. Da qui, l’invito pubblico a sollecitare una maggiore consapevolezza nelle persone che prendono questo tipo di medicinali affinché “siano consci dei possibili effetti collaterali per evitare il rischio di altre morti”.