Com’è umano lei. Il sangue presente sulle statue lacrimanti della Madonna di Trevignano legate al proselitismo di Gisella Cardia è umano. Questo l’esito ancora non ufficiale, ma comunicato in diretta tv, dalla genetista forense Marina Baldi, della tac sulla statua mariana e sul quadro del Cristo trasudante. “La statuetta della Madonna che è stata analizzata ha una serie di macchie di sangue nella zona perioculare, solo quelle sono state oggetto di campionamento da parte del professor Giardina”, ha rammentato Baldi a Storie Italiane su Rai 1. “Sangue che dalle analisi è risultato umano, ma non è possibile definire le modalità con le quali è stato messo”. Già, difficile capire come è stato apposto ma almeno la genetica sembra aver dato una sentenza definitiva, tanto che presto, ai primi di gennaio 2025, l’elaborato peritale sarà accessibile alle parti in causa quindi anche agli avvocati di Cardia che hanno chiesto accertamenti nell’ambito dell’incidente probatorio. Gli esami sono avvenuti presso la Fondazione Santa Lucia a Roma, alla presenza del consulente nominato dal gip, Emiliano Giardina, e gli avvocati dei coniugi Cardia, Solange Marchignoli e Giuseppe Marazzita, la perita di parte Marina Baldi e diversi medici.
Le analisi sono state svolte su una serie di oggetti religiosi sequestrati dai carabinieri ad ottobre 2024 nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Civitavecchia per truffa aggravata in concorso nei confronti dei coniugi Cardia inerente le donazioni e gli incontri di preghiera a Trevignano Romano. Come ha spiegato la Baldi “i campionamenti non hanno invece riguardato le sostanze oleose presenti sulle statue. Tracce presenti su un pezzetto di cotone già esaminato dal professor Giardina non hanno trovato Dna umano, ma si tratterebbe di un olio profumato”.
Un’ulteriore dettaglio mancherebbe ancora, secondo i legali della Cardia, all’appello. “Siamo in attesa di conoscere se la traccia di sangue sia singola o mista, ossia se sia presente un solo dna o più di uno – ha spiegato la Marchignoli a Fanpage.it. “Inoltre, si cercherà di capire, comparandolo con i dati presenti nella banca dati nazionale, a chi il dna appartenga, se sia femminile o maschile. La tac effettuata alla statua della Madonna è stata incredibilmente emozionante, ed è stato un sentimento condiviso da tutti i presenti. Nella sala ospedaliera c’era un silenzio tangibile, un clima di rispetto ossequioso a prescindere dalle idee del singolo”.