Calcio

Manchester United, Mazraoui si rifiuta di indossare la giacca pro-Lgbtq+ perché musulmano. Il resto della squadra lo segue

I calciatori del Manchester United hanno ignorato l’iniziativa del club di indossare una giacca dell’Adidas a sostegno della comunità Lgbtq+ prima della partita di Premier League della scorsa domenica contro l’Everton. Il motivo? Il difensore Noussair Mazraoui si è rifiutato di aderire all’iniziativa per motivi religiosi. In questi giorni in Premier League è in corso […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

I calciatori del Manchester United hanno ignorato l’iniziativa del club di indossare una giacca dell’Adidas a sostegno della comunità Lgbtq+ prima della partita di Premier League della scorsa domenica contro l’Everton. Il motivo? Il difensore Noussair Mazraoui si è rifiutato di aderire all’iniziativa per motivi religiosi. In questi giorni in Premier League è in corso la campagna Rainbow Laces, nata nel 2019 per supportare la comunità LGBTQ+. Nelle ultime due stagioni, anche i giocatori dello United hanno preso parte all’iniziativa indossando una maglia a tema per riscaldarsi prima delle partite, così come una giacca all’uscita dal campo prima del match. Quest’anno, la squadra di Ruben Amorim aveva in progetto allo stesso modo di indossare una giacca nel pre-partita, ma il nazionale marocchino Mazraoui ha detto ai suoi compagni di squadra che non era disposto a indossarla, giustificandosi con la sua fede musulmana. La squadra ha perciò deciso che nessun giocatore avrebbe indossato la tuta, in modo che Mazraoui non sarebbe stato l’unico a essere visto pubblicamente come il solo che ha rifiutato di vestirsi secondo quanto prevedeva l’iniziativa. Una decisione che è stata presa poche ore prima della partita contro l’Everton. A svelare tutto il retroscena è stato The Athletic, la testata sportiva del New York Times, che ha anche rivelato come non tutti nello spogliatoio fossero contenti di questa scelta.

Lo United, di recente, ha pubblicato un video sul proprio sito web in cui i difensori Jonny Evans e Harry Maguire hanno parlato a un gruppo di tifosi dei Rainbow Devils dell’impegno del club per l’inclusività, mentre il capitano Bruno Fernandes ha sottolineato la necessità che i tifosi si sentano inclusi e rispettati. Il portoghese ha indossato la fascia da capitano color arcobaleno prevista dalla Premier League, spiegando che si è trattato di “un segno di rispetto” per far sentire i tifosi LGBTQ+ “supportati” dai giocatori. I Red Devils avevano anche lavorato con lo sponsor di maglie del club, Adidas, per produrre una giacca da far indossare ai giocatori per celebrare la campagna all’ingresso in campo nella partita contro l’Everton, come avevano fatto in precedenza negli ultimi anni. Una fonte a conoscenza della questione, riferisce The Athletic, ha dichiarato che il marchio d’abbigliamento tedesco è deluso dallo sviluppo della vicenda, a maggior ragione dopo che i giocatori dello United avevano precedentemente supportato l’iniziativa.

The Athletic riporta poi una dichiarazione del club che ha risposto a una richiesta di commento: “Il Manchester United accoglie tifosi di ogni estrazione, compresi i membri della comunità Lgbtq+, e siamo fortemente impegnati nei principi di diversità e inclusione. Dimostriamo questi principi attraverso una serie di attività, tra cui il supporto al nostro club di sostenitori Rainbow Devils e campagne per celebrare i nostri tifosi Lgbtq+ e combattere ogni forma di discriminazione”. “I giocatori hanno il diritto di avere le proprie opinioni individuali, in particolare in relazione alla loro fede, e queste possono talvolta differire dalla posizione del club”, ha aggiunto lo United in merito alla decisione presa da Mazraoui.

I Rainbow Devils hanno quindi replicato: “Rispettiamo il diritto di questo giocatore ad avere le sue opinioni, ma siamo anche delusi dal fatto che abbia messo il resto della squadra in una posizione in cui sentivano di non poter indossare le loro giacche. Siamo anche preoccupati per il tipo di effetto negativo che questo incidente potrebbe avere su qualsiasi giocatore del club che potrebbe avere problemi con la propria sessualità. I Rainbow Devils continueranno a lavorare con il Manchester United per sostenere l’inclusività, attraverso l’iniziativa One Love e altre, mentre continuiamo tutti il ​​nostro lavoro per garantire che tutte le persone LGBTQ+ si sentano al sicuro e benvenute all’Old Trafford, sia dentro che fuori dal campo”.

In precedenza, nel 2023, Mazraoui aveva ricevuto alcune critiche per le sue mancate dimostrazioni di supporto Lgbtq+ mentre giocava al Bayern Monaco. Durante una partita, i tifosi bavaresi avevano sollevato uno striscione con la scritta: “Tutti i colori sono belli. A Tolosa, Monaco e ovunque. Rispetta i nostri valori Mazraoui!”. Questo era avvenuto dopo che l’attuale terzino dello United aveva mostrato supporto su Instagram al compagno di squadra del Marocco Zakaria Aboukhlal, che si era rifiutato di prendere parte alla campagna arcobaleno della Ligue 1 francese mentre giocava per il Tolosa.