Il presidente russo Vladimir Putin mostra ottimismo sostenendo che le relazioni tra la Russia e l‘Occidente sono destinate a tornare inevitabilmente alla normalità. E rivolgendosi alle aziende occidentali spiega che, per loro, “le porte rimangono aperte“. Parole concilianti che si scontrano con le notizie che arrivano dal Mar Baltico dove un incidente ha coinvolto un elicottero della Bundeswehr tedesca a causa di alcuni razzi di segnalazione sparati da una nave russa.
Le parole di Putin – “Auspico che un giorno ci sarà una normalizzazione delle nostre relazioni con i nostri partner occidentali”, ha detto Putin intervenendo al forum economico della banca Vtb a Mosca. “Prima di tutto, perché loro stessi sono interessati a questo. Ma anche noi abbiamo un interesse, ovviamente”, ha sottolineato il leader russo. Il suo Paese, spiega, non creerà condizioni speciali per le aziende occidentali che vorranno tornare sul suo mercato, ma nemmeno impedirà il loro ritorno: “Non abbiamo cacciato nessuno, non abbiamo imposto divieti a nessuno, le nostre porte sono aperte”, ha dichiarato Putin. Presidente russo che ha anche aggiunto che solo un quarto delle aziende occidentali hanno lasciato la Russia dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina: “Nonostante la pressione politica, molti partner, compresi quelli dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti, non hanno lasciato il mercato russo”. “Alcune di queste società – ha proseguito – continuano a operare come prima. Si tratta di circa la metà delle aziende. Alcune hanno trasferito la gestione a individui e organizzazioni sotto il loro controllo, e circa un quarto se ne è andata“.
L’incidente nel Baltico – Parole che arrivano quasi in contemporanea alla diffusione delle notizie di un incidente che si è verificato nel Mar Baltico. L’equipaggio di una nave russa ha, infatti, sparato munizioni di segnalazione in direzione di un elicottero militare tedesco, rende noto l’agenzia di stampa Dpa: l’elicottero della Bundeswehr era in missione di ricognizione. La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha menzionato solo brevemente l’incidente a margine di una riunione della Nato a Bruxelles, senza però offrire altri dettagli.
La Marina russa lancia missili nel Mediterraneo – Martedì, invece, la Marina russa ha compiuto manovre nelle acque del Mediterraneo orientale lanciando diversi missili, tra cui gli ipersonici Zirkon. La notizia è stata annunciata il ministero della Difesa. Lanci di missili mentre in Siria è in atto un’offensiva di miliziani jihadisti e ribelli in parte sostenuti dalla Turchia contro le forze governative, alleate di Mosca. E un comunicato del ministero della Difesa russo fa capire che nelle esercitazioni sono state coinvolte anche basi russe nella stessa Siria. “Da un’area designata sulla costa mediterranea – si legge infatti nella nota – l’equipaggio del sistema missilistico costiero Bastion ha effettuato un lancio in combattimento del missile da crociera Onyx”. Il dicastero precisa inoltre che missili ipersonici Zirkon sono stati lanciati dalle navi Ammiraglio Gorshkov e Ammiraglio Golovko. Il sottomarino Novorossiysk ha invece lanciato un missile da crociera Kalibr. Le manovre sono state compiute sotto la guida del comandante della Marina, l’ammiraglio Alexander Moiseev, e “i bersagli designati sono stati colpiti”, si legge nel comunicato. Hanno partecipato all’esercitazione mille militari, 10 navi di supporto e 24 aerei, tra cui caccia MiG-31I delle forze aerospaziali armati con missili ipersonici Kinzhal.