Roma, 10 dic. - (Adnkronos) - Ritiro delle procedure di licenziamento collettivo per 249 lavoratori e rinnovo del contratto di fornitura per altri 12 mesi. Questi i punti cardine dell'accordo raggiunto tra Stellantis e Trasnova durante l'incontro che si è svolto al ministero delle Imprese e del Made in Italy con i sindacati confederali e di categoria, i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali dove opera l'azienda dell'indotto.
“Lo stop ai licenziamenti annunciato da Trasnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis”, ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
La società con sede a Cassino (Frosinone), che opera in regime di monocommittenza con Stellantis, svolgendo attività di logistica in diversi stabilimenti del Gruppo, aveva annunciato i giorni scorsi licenziamenti collettivi per 97 lavoratori impiegati tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a seguito della sospensione del contratto di fornitura da parte di Stellantis a partire dal 31 dicembre. Alla decisione di Trasnova sono poi seguite le lettere di licenziamento da parte delle società subappaltanti: Logitech aveva avviato procedure per 101 unità, mentre Tecnoservice per 51 dipendenti, per un totale di 249 lavoratori.
Durante l'incontro Stellantis ha sottolineato l’intenzione di portare avanti un percorso di dialogo con le parti coinvolte al tavolo rendendosi disponibile a proseguire per un altro anno il contratto di fornitura con Trasnova. Dal canto suo, quest’ultima, si impegna al ritiro immediato delle procedure di licenziamento che interessano anche i subappaltatori. Inoltre, l’azienda si impegna anche a ricercare nei prossimi mesi altri possibili business di sviluppo, lavorando in ottica di superamento del regime di monocommittenza.
“L’accordo siglato al Mimit , che prevede l’estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno, nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione. È stata infatti la stessa Stellantis, che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell’arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l’accordo, anche misure di diversificazione della clientela”. Così Stellantis in una nota in cui si legge anche: “Nel ringraziare il Mimit per il supporto offerto in questa fase, Stellantis ribadisce che l’accordo di oggi costituisce una soluzione specifica per Trasnova e che le problematiche della filiera del settore automotive saranno affrontate nell’ambito del tavolo istituito presso il Mimit che sarà la sede naturale in cui tutti gli attori coinvolti dovranno definire le strategie per superare questa difficile fase di transizione”.
“Stellantis proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all’interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica”, conclude la nota.
“La vittoria di oggi, che garantisce la proroga dei contratti per un ulteriore anno di attività di produzione e l’immediato ritiro dei licenziamenti, è stata ottenuta grazie alle lotte portate avanti dai lavoratori negli ultimi giorni, e può rappresentare un importante punto di partenza. La vertenza Trasnova è un simbolo e un preoccupante precedente rispetto allo scenario che ci troveremo ad affrontare nel prossimo futuro in tutto il settore dell’automotive, della componentistica e nell’intera filiera. Occorrono un vero piano industriale ed investimenti per tutelare l’occupazione in modo permanente, ed è necessario ripristinare ed ampliare il fondo per l’automotive”. Così la Cgil nazionale.
“Il grave disagio sociale dei lavoratori e delle lavoratrici della filiera, in questi giorni di annunciato pericolo di perdita occupazionale imminente, in un periodo dell’anno particolarmente sensibile, pone all’attenzione un drammatico quadro generale del settore dell’Automotive nel nostro Paese - prosegue la Confederazione - È doveroso avviare una seria riflessione che guardi con la dovuta attenzione alle politiche industriali in Italia, in un’ottica di interazione e interconnessione tra settori produttivi, che tuteli la qualità e la sicurezza del lavoro anche attraverso una razionalizzazione de
“L’accordo con Stellantis e il conseguente ritiro dei licenziamenti di Trasnova è una buona notizia: per ora sono salvi circa 400 posti di lavoro", dice la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Il Pd, dal primo giorno, è stato insieme a queste lavoratrici e a questi lavoratori ai presidi davanti ai cancelli di Pomigliano D’Arco. Venerdì scorso eravamo con loro quando è arrivata la lettera di licenziamento per 97 dipendenti. Oggi siamo stati con loro al tavolo di crisi al Mimit e saremo con loro anche nelle prossime settimane, perché questa battaglia non si ferma".
"Soprattutto in vista del 17 dicembre, quando sempre al Mimit il tavolo con Stellantis dovrà chiarire gli impegni dell’azienda, attraverso un piano industriale che possa rilanciare le loro attività nel nostro Paese. Inoltre continuiamo a chiedere che il governo torni sui propri passi rispetto alla decisione di eliminare i 4,6 miliardi del fondo per l’automotive, cruciale per salvaguardare questo settore strategico per l’Italia”.
"Dopo una lunga battaglia, una buona notizia: ritirati i licenziamenti dei lavoratori di Trasnova, indotto Stellantis. Questi operai hanno messo in campo un enorme impegno, una grande sfida per il lavoro e il futuro. Il Movimento è stato al loro fianco dal primo minuto ai cancelli degli stabilimenti di Pomigliano e abbiamo portato le loro richieste in Parlamento al ministro, fino all’anticipo del tavolo di oggi e all’accordo", scrive sui social Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.