“Salario, diritti, dignità. Contratto subito”, questo lo slogan scritto sullo striscione che i lavoratori di Ansaldo Energia hanno esposto davanti alla sede della fabbrica dove è in corso l’assemblea di Confindustria Genova. Forte la contestazione dei metalmeccanici per chiedere il rinnovo del contratto dopo la rottura del tavolo con Federmeccanica. Venerdì prossimo a Genova è prevista una manifestazione: l’appuntamento è fissato alle 9 in piazza Massena a Cornigliano.
“Secondo l’Ocse i salari in Italia sono fermi ai valori reali del 1990 mentre il potere di acquisto dei lavoratori salariati è stato pesantemente eroso dell’inflazione di questi ultimi anni. I lavoratori metalmeccanici vogliono riconquistare il contratto, che deve avere al centro proprio gli aumenti dei minimi salariali, oltre a diritti e riduzione dell’orario di lavoro, ed è per questo che oggi in Ansaldo c’è sciopero”, ha spiegato Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom Liguria. “Questo è il contratto collettivo più importante in Italia. Mette al centro l’aumento del salario, che i lavoratori metalmeccanici negli anni ormai hanno perso. La lotta è per recuperarlo, c’è una trattativa in corso che si è interrotta a novembre e oggi comincia la risposta dei metalmeccanici, con le due ore di sciopero dei lavoratori Ansaldo durante l’assemblea pubblica di Confindustria”.
Lo sciopero è stato indetto da Fiom Cgil e Fim Cisl. Il coordinatore Uilm Liguria, Antonio Apa, ha contestato la decisione la “scelta unilaterale“: “Si sono arrogati il diritto di manifestare durante l’evento indetto da Confindustria tenutosi nella sede di Ansaldo energia, decurtando 2 ore di sciopero dal pacchetto di 8 concordato unitariamente. Questa è la dimostrazione della loro scorrettezza”. La nota di Apa aggiunge che i due sindacati hanno contraddetto la “decisione unitaria di seguire il percorso delle segreterie nazionali” di proclamare uno sciopero generale il 13 dicembre a Genova con una manifestazione.
Foto dalla pagina facebook di Cgil Genova