La Repubblica Democratica del Congo è in allarme per la diffusione di una malattia sconosciuta che al momento ha provocato almeno 79 morti, tutti giovani, e un totale di 380 persone infettate. A essere colpita è la regione sud-ovest dello Stato africano. “I sintomi sono simili all’influenza”, riferisce il ministero della Salute del Paese africano. Secondo le autorità sanitarie, i pazienti “presentavano sintomi come febbre, mal di testa, naso che cola e tosse, difficoltà respiratorie e anemia”, riporta la Bbc. L’Oms ha inviato una squadra di esperti per valutare la situazione che le autorità locali definiscono preoccupante. L’età dei deceduti è compresa nella fascia 15-18 anni.

Tra le vittime in 27 sono decedute negli ospedali e gli altri nella comunità nella provincia di Kwango. “Rispetto alle vittime negli ospedali, 10 sono decedute per mancanza di trasfusioni di sangue e 17 per problemi respiratori”, ha spiegato il ministero precisando che i decessi sono stati registrati tra il 10 e il 25 novembre nella zona sanitaria di Panzi. Secondo il ministro “si sono verificati circa 380 casi in totale” di questa malattia sconosciuta, “quasi la metà dei quali riguardavano bambini di età inferiore ai 5 anni”.

Il ministero della Salute del Congo, attraverso l’Istituto nazionale di sanità pubblica (Nsp) e il Centro operativo per le emergenze sanitarie pubbliche (Cousp), “ha inviato una squadra di intervento nella zona colpita dall’epidemia” della misteriosa malattia. L’obiettivo è “il trattamento immediato dei casi segnalati – riporta una nota del ministero – prelevare i campioni dai pazienti per le analisi di laboratorio, condurre indagini approfondite sul campo per identificare la natura di questa malattia”.

“Quadro clinico strano (anemia), non mi piace. Per carità nessun panico, ma attenzione”, ha detto il virologo Roberto Burioni su X. “Speriamo bene perché l’ultima volta dal Congo è arrivata l’Ebola. Pare che i sintomi siano simili all’influenza. L’Oms si sta muovendo e dobbiamo ancora capire bene, magari non è nulla di preoccupante”, ha detto l’infettivolgoo Matteo Bassetti, intervenendo sulla patologia.

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