A meno di improvvisi stravolgimenti di scenario, il rapper salirà regolarmente sul palco dell'Ariston e parteciperà al Festival di Sanremo
Fa sempre più rumore la partecipazione dei rapper a Sanremo. Dopo il comunicato pubblicato dal Codacons, nel quale l’associazione dei consumatori chiede a Fedez, Emis Killa, Guè e Tony Effe di ritirare dal mercato tutte le canzoni contenenti testi violenti o sessisti, è in particolare il rapper di Parole di ghiaccio ad essere finito nel mirino degli investigatori che conducono indagini legate al caso Ultras. Centrale, infatti, sarebbe il rapporto di amicizia tra Emiliano Giambelli (questo il nome all’anagrafe del rapper) e Luca Lucci, capo ultras del Milan arrestato lo scorso 30 settembre con l’accusa di associazione a delinquere.
Ma non è solo l’amicizia tra il rapper e il capo ultras ad essere attenzionata dagli agenti. Dalle indagini, infatti, sarebbe emerso che Emiliano avrebbe assistito a un’aggressione da parte di un gruppo di ultras ai danni di uno steward a San Siro. Lo riporta La Repubblica: i fatti risalirebbero allo scorso aprile, quando, nel corso di una partita del Milan allo stadio Meazza, uno steward avrebbe controllato il regolare possesso dei biglietti dei tifosi in curva e, per questo motivo, sarebbe stato aggredito da Lucci e dai suoi uomini, a quanto pare, sotto gli occhi di Emis Killa che, stando alle telecamere di sorveglianza, avrebbe quindi assistito alla scena. Nel corso di un maxi blitz operato dalla polizia, gli agenti avrebbero perquisito anche casa di Giambelli, trovando al suo interno numerose armi, tra cui un tirapugni ed uno storditore elettrico. Al momento, non sembra essere messa in discussione la partecipazione di Emis Killa al Festival di Sanremo che, a meno di improvvisi stravolgimenti di scenario, salirà regolarmente sul palco dell’Ariston.