Bollettino del giorno.
“Sto meglio, ma abbastanza turbato”.
Ci ripensa e ripensa.
“Infatti fisicamente non mi lamento, sono un miracolato, poteva andare molto peggio”.
Nello specifico.
“Fratturina al naso, lussazione delle dita ed escoriazioni varie”.
Però?
“La questione è psicologica: più ci penso e più mi spavento di come è andata e come sarebbe potuta andare”.
Da vero teatrante non ha abdicato al palco.
“Ho saltato solo la rappresentazione pomeridiana, ma solo perché appena uscito dal Pronto Soccorso. Mentre la sera ho preteso di andare in scena”.
Il palco cura ogni dolore.
“È vero, è esattamente così. Dopo il sipario passano sempre tutti i mali; (ci ripensa) sono stato veramente fortunato”.
Tullio Solenghi cosa le ha detto?
“Tutto felice alla fine della recita ha voluto rendere pubblico il mio gesto di non lasciare la scena; (sorride) ho ricevuto migliaia di messaggi d’affetto”.
Metafora, iperbole.
“Macché! Numero reale”.
Esattamente, la cifra.
“Sul cellulare ho trovato 3.680 messaggini”.
Sta scherzando?
“Ho iniziato a rispondere, ma al mio ‘grazie del pensiero’ ‘o grazie dell’affetto’, scattava la replica: “Ma cosa ti è successo in particolare?”. Quindi invece di risolvere, aumentava il problema”.
Una catena.
“Allora ho postato un video sui social e solo per ringraziare tutti; però quelli che hanno intercettato il video mi hanno poi scritto: ‘L’ho visto! Quindi spiegami meglio’”.
Risultato?
(Ride) “Per carità, bello, piacevole, ma sto solo sul cell; (ci pensa) mi sono rotto un po’ il naso, mi sono rotto un po’ la mano e ora mi sto rompendo un po’…”
Le palle?
“(Ride, tanto) Non lo dico! Ma le stesse persone tra un po’ mi scriveranno: ‘Spero ti sia ripreso, intanto Buon Natale’ (sospira)”.
Usi la tecnica del copia e incolla.
“No, io rispondo; (silenzio) l’11 gennaio compio gli anni”.
È un incubo.
“Ribadisco: avere le persone che ti stanno vicino, è bellissimo…”
Pragmatico. Lanciamo un appello: Massimo Lopez sta bene, recita.
“E da qui al 2025 cercherò di rispondere ai 3.680 messaggi”.