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“Peli sulla schiena, cosce e gambe di 11 neonati con sindrome del lupo mannaro”: la scoperta choc

Sono stati segnalati diversi casi di bambini con ipetricosi, ma c'è una spiegazione e la “colpa” è da attribuire ai genitori

di Emanuele Corbo
“Peli sulla schiena, cosce e gambe di 11 neonati con sindrome del lupo mannaro”: la scoperta choc

Deve fare un certo effetto scoprire sul corpo di un neonato una inspiegabile crescita di peli sulle gambe, sulle cosce e persino sulla schiena. Eppure è quel che è successo a un papà spagnolo – e non solo a lui – che aveva da poco iniziato il congedo di paternità. Come riporta il sito Infobae.com sono stati degli specialisti a spiegare che cosa stesse succedendo: si trattava di ipertricosi, condizione anche nota come “sindrome del lupo mannaro” caratterizzata proprio da una esplosione di peluria sul corpo.

Nella regione della Navarra a 11 bambini è stata diagnosticata l’ipertricosi (malattia che, tra l’altro, proprio nei più piccoli può aumentare il rischio di problemi al fegato e al cuore). Tutti quanti nel corso dei mesi avevano progressivamente sviluppato i sintomi tipici di questa condizione. Una spiegazione c’è: dalle analisi, infatti, è emerso che in tutti i casi esaminati i genitori dei piccoli avevano usato una lozione per combattere la perdita dei capelli.

Il primo caso osservato dal Centro di farmacovigilanza di Navarra risale all’aprile 2023. Dopo aver escluso altre patologie e farmaci che potessero causare questa condizione, il Centro ha scoperto che il padre del neonato utilizzava il minoxidil per stimolare la crescita dei capelli. L’uomo, in particolare, si serviva della lozione al 5% per via topica, il che vuol dire che il bambino veniva a contatto con il trattamento.

Una volta sospeso il farmaco, “c’è stata una totale regressione dei sintomi”, è stato reso noto dal Centro di farmacovigilanza della Comunità Foral che ha anche spiegato come il minoxidil utilizzato per via topica si possa essere trasferito ai neonati attraverso il contatto cutaneo poiché “la pelle dei bambini è più permeabile, perché lo strato corneo è più sottile e la proporzione tra superficie corporea e peso è maggiore. Di conseguenza, assorbono con più facilità i farmaci somministrati per via sistemica”.

Parole rassicuranti sono arrivate dal direttore dell’Unità di Tricologia dell’Ospedale Universitario Ramón y Cajal di Madrid, Sergio Vañó, che ha fatto sapere come questa condizione sia innocua: “Questa ‘sindrome del lupo mannaro’ suscita molta attenzione, ma si tratta di un effetto negativo temporaneo e reversibile. Sebbene possa essere fastidioso vedere il proprio bambino ricoperto di peli, al di là dell’aspetto estetico, non è una condizione grave” ha assicurato.

A proposito di capelli che cadono, la Spagna risulta essere il secondo Paese più calvo al mondo, con il 42,6% della popolazione maschile che ha già perso o sta perdendo i capelli. La medaglia d’oro va alla Repubblica Ceca con il 42,79%, mentre al terzo posto c’è la Germania con il 41,2%. Dati che in un certo senso spiegano la diffusione dei trattamenti contro la calvizie, come il minoxidil, che, va detto, non possono fare miracoli ma rallentano il processo di caduta dei capelli e ne stimolano la crescita nei pazienti affetti da alopecia androgenetica, che colpisce circa la metà degli uomini intorno ai 50 anni. Tra gli effetti collaterali riportati nel foglietto illustrativo, però, figura proprio l’ipertricosi.

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