“Non penso che Sinner rischierebbe l’intera carriera per qualcosa che non ha migliorato le prestazioni. L’ho detto molte volte. Se lo avesse fatto consapevolmente senza avere alcun beneficio, accetterei una sospensione per stupidità. Per cui, in tal caso sarebbe il peggior dopato che sia mai esistito”. Con ironia, l’ex tennista americano Andy Roddick ha preso le difese di Jannik Sinner.

Il caso Clostebol continua a tormentarlo. Le parole dell’australiano Nick Kyrgios nei suoi confronti continuano a far discutere, rafforzate anche dal caso di positività della polacca Iga Swiatek. Inoltre, il TAS non si pronuncerà sul caso riguardante l’altoatesino almeno fino all’11 febbraio 2025. Ma c’è chi sostiene l’innocenza del numero uno al mondo e lo fa (con ironia) anche Roddick nel suo podcast Served with Andy Roddick.

L’americano parte dal presupposto che, trattandosi di un caso chiaro di contaminazione come ribadito anche dagli esperti del settore, tale situazione non rientri nella sfera della lotta al doping in quanto Sinner non ha tratto nessun tipo di vantaggio: “Continueremo a fare il punto su un miliardesimo di grammo di qualcosa che non ha avuto alcun miglioramento delle prestazioni? Cosa stiamo cercando di risolvere con l’ITIA e poi con la WADA? Tutti gli scienziati ci stanno dicendo nei tribunali indipendenti che ‘Queste sostanze non hanno migliorato per niente le prestazioni’. Allora perché ci interessa?“, ha concluso Roddick .

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti