Al noto divulgatore scientifico è stata conferito il riconoscimento in Scienze della Terra per il "grande impatto delle sue attività in Italia e nel mondo"
Alberto Angela ha ricevuto il dottorato di ricerca honoris causa in Scienze della terra per “il grande impatto delle sue attività di divulgazione scientifica e storica in Italia e nel mondo“. A conferirgli l’ambito riconoscimento accademico è stata l’università degli Studi La Sapienza ieri, 5 dicembre, in occasione della sua Lectio doctoralis, durante la quale il noto paleontologo e divulgatore scientifico ha presentato la sua tesi intitolata “Clima: la sfida da vincere per le prossime generazioni“. Ed è proprio a La Sapienza che Angela ha iniziato il suo percorso di studi in Scienze Naturali, in cui si è laureato con 110 e lode, ricevendo un premio per la tesi, che è stata successivamente pubblicata. Il paleontologo, prima di andare via, ha voluto ribadire il suo legame con l’Ateneo romano, lasciando una dedica in Università: “Tutte le strade portano a casa dove pensieri, emozioni, esperienze vissute forgiano l’anima e il modo di pensare. Qui mi sento a casa“, sono state le sue parole.
Quello ricevuto da La Sapienza è solo l’ultimo di una serie di riconoscimenti accademici che Angela ha ricevuto nel corso della sua carriera: sono 5 le lauree honoris causa che gli sono state conferite negli ultimi 5 anni. La prima è arrivata nel 2019, in Comunicazione del patrimonio culturale presso l’Università degli Studi di Palermo. Nello stesso anno ne riceverà altre due, una in Archeologia alla Suor Orsola Benincasa di Napoli e un’altra in Filosofia all’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Successivamente, nel 2023, gli è stata conferita un’altra laurea honoris causa, questa volta in Geologia e Geologia Applicata alla Federico II e, infine, a ottobre 2024, in Scienze forestali e ambientali all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Figlio del divulgatore scientifico Piero Angela, scomparso due anni fa all’età di 93 anni, Alberto ha seguito le orme di suo padre in televisione, dove ha lavorato come autore per Superquark e successivamente, dal 2000, per Ulisse – Il piacere della scoperta, di cui è stato anche conduttore per oltre 20 anni.